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“Non strumentalizziamo l’astensione”

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a firma dei consiglieri Roberta Palazzetti (Proposta Civica) – Stefano Biagioli e Mauro Caiello (Biagioli per il bene comune) – Daniele Di Loreto (Gruppo Misto)

Vogliamo chiarire le ragioni della nostra astensione all’Ordine del giorno presentato dai Gruppi di maggioranza e riguardante il tema della crescita della tassazione da parte della Regione Umbria. Il chiarimento è indispensabile per evitare letture ideologiche e di parte.

La ragione fondamentale della nostra astensione è che si trattava di un Ordine del giorno ormai superato nei tempi e nei contenuti. Le nuove imposizioni sono ormai diventate legge e le disposizioni finali sono totalmente diverse da quelle indicate nello stesso Ordine del giorno.

Ci si poteva legittimamente aspettare che l’Ordine del giorno venisse ritirato o ripresentato in altra forma dai gruppi di maggioranza, ma ciò non è accaduto. E questo ha portato ad una lunga e inutile discussione su un Ordine del giorno superato.

A nostro parere sarebbe stato più utile discutere in Consiglio Comunale dell’utilizzo di questi nuovi fondi e, quindi, confrontarsi su idee e proposte da finanziare per un miglioramento in Umbria e nel nostro territorio. Proposte ed idee di cui la nostra Sindaca sarebbe stata portatrice insieme ai rappresentanti locali di partiti presenti nel Consiglio e nella Giunta Regionale. Purtroppo, ancora una volta, si è preferito lo scontro.

Andando poi nel merito della manovra fiscale della nuova Giunta regionale, ed evitando il balletto di diverse cifre citate e rivendicate anche ieri nella discussione in Consiglio, sarebbe disonesto non riconoscere che la nuova Giunta Regionale ha l’assoluta necessità di attuare un vero cambio di rotta per una regione che è indietreggiata nei servizi e nello sviluppo.

Sul fronte sanitario, primo e fondamentale servizio regionale, l’Umbria non offre più la qualità e la copertura minima: sempre più umbri si spostano sul privato o sulle altre regioni per ottenere i servizi sanitari di cui hanno bisogno. Sul fronte dello sviluppo, l’Umbria registra un continuo, crescente e preoccupante declino economico e demografico che richiede una visione nuova che superi il turismo come unica leva di sviluppo. Sicuramente a nessuno piace pagare più tasse, ancor meno agli orvietani, che pagano tasse ‘comunali’ tra le più alte d’Italia, nonostante si celebri l’avanzo di bilancio. Sicuramente le tasse si pagano più volentieri quando tutti le pagano. Ma di sicuro il modo migliore di giustificare il perché sia giusto pagarle, è dimostrare che i soldi pubblici vengono spesi bene e che questo abbia un effetto diretto e visibile nella vita di ciascuno di noi. E questo è ciò che ci aspettiamo e speriamo per l’Umbria e per Orvieto.


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