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Il Gioco: una risorsa per Orvieto?

Tempo di lettura: 5 Minutei

di Raimondo Cecere – GLOR Gruppo Ludico Orvieto

La parola “gioco” è sempre associata con facilità all’infanzia, vincolandolo agli occhi dei molti alle varie forme di intrattenimento per i più piccoli. Tranne pochi casi riguardanti più celebri giochi da tavolo quali Risiko! o Monopoly, il gioco nella mente di molti rimane una “cosa da bambini”.
Mai un’affermazione è stata meno vera: il gioco è un elemento fondamentale della vita di tutti e in ogni sua forma offre numerosi benefici per il suo miglioramento, o almeno si pone lo scopo di renderla più godibile almeno per qualche ora in compagnia di amici e familiari.

A supporto di ciò ci piacerebbe dare un po’ di numeri per invitare il lettore alla riflessione: sono ormai diversi anni che il mondo ludico (escludendo tutto ciò che è associato all’azzardo, che tutto è tranne che gioco) è testimone di una crescita vertiginosa caratterizzata non solo da una continua produzione di nuovi titoli ma anche dal moltiplicarsi di eventi, iniziative, manifestazioni e convention ad esso associato che spesso e volentieri raggiungono risultati impressionanti.

Senza voler tirare in ballo la celebre Lucca Comics & Games che è ormai considerata una delle più grandi manifestazioni del mondo ed è contenitore di eventi non solo ludici ma anche di fumetti, cinema, tv e letteratura, ci piacerebbe soffermarci su una fiera che negli ultimi anni ha avuto una crescita esponenziale tale da portare i suoi organizzatori a riflettere su una continua espansione delle aree disponibili: la Modena Play.

L’ultima edizione tenutasi a maggio ha visto la presenza di oltre 40.000 appassionati che su più di 2500 tavoli nei 28.000 metri quadri del polo fieristico della città emiliana hanno potuto provare tutte le novità nell’ambito del gioco da tavolo, di ruolo e classico oltre che godere di una meravigliosa esposizione di diorami, miniature e action figures e di grandi tavoli che ospitano fedelissime ricostruzioni di battaglie della storia sia antica che più recente. Oltre a questo, tornei e concorsi nonché – forse la cosa più importante – tavole rotonde e conferenze sul gioco, sui suoi valori più sani e su come essi possano migliorare la qualità della vita ad ogni fascia d’età.

Più di 25 le associazioni che si sono orchestrate nella gestione dell’evento affiancando lo storico 3M Club di Modena che per primo lanciò questa iniziativa anni fa ed è difficile fare un conteggio delle presenze di grandi e piccoli nomi dell’industria ludica presenti per mostrare e vendere le ultime novità senza però togliere spazio agli autori indipendenti che in Modena Play vedono l’opportunità unica di promuovere le loro opere.

A chi è aperta Modena Play? Naturalmente a tutti coloro che amano il gioco, anche e soprattutto alle famiglie che hanno a disposizione vaste aree dedicate ai più piccoli gestite da volontari e professionisti del mondo ludico e dell’infanzia. E questa iniziativa ha raggiunto un successo tale da dover superare i confini rappresentati dal Polo Modenafiere ed espandersi in varie piazze della città che si sono trasformate in aree per rappresentazioni artistiche, dimostrazioni e sessioni di gioco di ruolo dal vivo dal mattino fino a tarda sera.

Benché facilmente intuibile, va ben tenuto in considerazione il beneficio economico per la città di Modena e dintorni, sia nell’ambito della ristorazione che dell’accoglienza con alberghi, B&B e pensioni al completo già mesi prima dell’inizio dell’evento, senza dimenticare l’importante vantaggio che si ottiene in termini di turismo con un continuo afflusso di partecipanti che hanno l’opportunità di visitare le meraviglie della città. Come già accade da tempo a Lucca, anche Modena inizia ad essere testimone dell’apertura nei giorni della manifestazione di svariati temporary shop, locali commerciali che vengono affittati solo per quel breve periodo di tempo a venditori di prodotti legati al mondo del gioco, dando l’opportunità quindi di ottenere un piccolo guadagno da una struttura altrimenti rimasta inutilizzata.

Ma non c’è bisogno di allontanarci dai confini della nostra Umbria per avere un esempio: la Todiludicon organizzata nella nostra vicina Todi è una realtà che in cinque anni vede una continua crescita e un supporto fondamentale delle istituzioni e del Comune, Hydracon è ormai un nome più che affermato fra le manifestazioni ludiche nel territorio perugino così come Ludikastello a Città di Castello, giunta alla sua nona edizione. Sono solo tre popolari esempi, ma ormai il numero di manifestazioni simili è in continua crescita nel cuore verde d’Italia: da pochi giorni è stata annunciata la prima edizione di Umbriacon programmata a gennaio 2024 presso Umbria Fiere, una colossale convention di gioco, cosplay e fumetti organizzata dai veterani del Napoli Comicon e che già da ora dichiara la presenza di ospiti di primo piano nel settore ludico e dell’intrattenimento.

Volendoci spingere un pochetto più in là e senza andare troppo lontano non possiamo assolutamente dimenticare Ludika 1243, la manifestazione viterbese organizzata dalla storica Tana degli Orchi e da molte altre realtà e che racchiude gioco, fantasy e medioevo in un unico affascinante contenitore: il centro storico della città diventa ospite di manifestazioni teatrali, giocolieri, splendide dame e cavalieri in armatura pronti a sfidarsi, aree dedicate in cui si possono provare anche i giochi del nostro passato.

Gli esempi da noi riportati vogliono dimostrare che il gioco non è solo una cosa dei bambini, anzi: e il Gruppo Ludico Orvieto, insieme ad altre realtà del nostro territorio e con il supporto delle istituzioni, si prefissa l’obiettivo di promuoverlo a tutti, di qualsiasi fascia d’età, nella speranza che un giorno anche la nostra Orvieto possa diventare teatro di eventi che diano ulteriore risalto ai suoi monumenti, alle bellezze naturali dell’area e alla sua lunga e affascinante storia.

Può Orvieto essere ospite di eventi di grande portata come questi? E’ superfluo dire che ha tutte le carte in regola per farlo e testimoni lo sono le grandi iniziative che hanno vita nel nostro territorio e hanno risonanza mediatica non solo nazionale: un’ulteriore occasione per dimostrare la sua ospitalità e presentarne le meraviglie.

Può il gioco essere una risorsa per Orvieto non solo economica o turistica? Uno degli scopi principali del gioco è l’aggregazione, è uno strumento che può creare nuovi legami d’amicizia e offrire un’alternativa sana ai giovani in un mondo che sempre più li spinge su strade insicure.

Per questo rinnoviamo il nostro invito, venite a giocare con noi scoprendo un mondo che va ben oltre l’acquisto di un attico a Parco della Vittoria o qualche carro armato colorato che invade il Kamchatka.
E magari un giorno saranno le piazze della Rupe ad essere invase per qualche giorno da centinaia o migliaia di appassionati.


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