«Nel luglio 2019, al momento dell’insediamento di questa amministrazione, il progetto Orvieto Città Cardioprotetta non esisteva più e nel centro storico non era più presente alcun defibrillatore». Muove da questa affermazione la risposta che la sindaca di Orvieto, Roberta Tardani, ha dato, durante la seduta consiliare del 30 giugno, alla interrogazione presentata dal gruppo consiliare del Partito Democratico in merito ai chiarimenti sulla rete dei defibrillatori e la distribuzione delle mappe defibrillatori.

Nell’atto, illustrato in aula dal consigliere Federico Giovannini, si chiedeva «per quale motivo, nonostante la rete cittadina dei defibrillatori risultasse da tempo compromessa a causa di atti vandalici, custodie senza defibrillatori e mancate manutenzioni, l’amministrazione abbia continuato a diffondere per anni mappe turistiche riportanti la presenza di dispositivi Dae in città, per quale ragione, a seguito dell’impegno pubblico assunto nel novembre 2023 per il ripristino della rete Dae, non sia stata contestualmente disposta la rimozione delle mappe che continuavano a segnalare dispositivi ormai non più presenti.».
E la sindaca ha risposto «Non esiste e non è mai esistito alcun rapporto convenzionale per la manutenzione degli apparecchi tra l’amministrazione comunale e l’associazione “Amici del Cuore”. Nel novembre 2023, inoltre, non c’è stato inoltre alcun impegno pubblico a ripristinare la rete Dae come da vecchio progetto ma a posizionare i defibrillatori in alcuni punti della città. Oggi c’è un defibrillatore al Pozzo di San Patrizio, donato dalla Guardia di Finanza, con personale formato e un defibrillatore al Duomo grazie all’Opera del Duomo. In merito alle mappe, destinate all’orientamento dei visitatori e distribuite presso l’Ufficio turistico, ho chiesto all’ufficio stesso di verificare e una volta accertato che era presente un refuso di stampa sul materiale ho dato disposizione di sospendere la distribuzione del vecchio materiale e procedere ad aggiornare le mappe».
La risposta della sindaca non è piaciuta al consigliere Giovannini: «Non ho parlato della convenzione – ha detto – e non trovo la risposta esauriente ed esaustiva. Auspico che da qui in avanti ci sia un impegno concreto da parte dell’amministrazione per predisporre un progetto vero».