Al comune di Orvieto è pervenuta una proposta per la realizzazione di un McDonald’s nell’area che si trova sul retro del centro commerciale Porta d’Orvieto allo Scalo. Lo ha annunciato la sindaca Roberta Tardani nel corso del consiglio comunale del 30 giugno scorso quando, in risposta ad una question time della consigliera Cristina Croce (Pd), che ha chiesto riscontro alle voci sulla possibile realizzazione di un McDonald’s a Orvieto, ha risposto affermativamente.
«C’è un piano attuativo che è stato approvato – ha detto Tardani – e stiamo attendendo la definizione del progetto che noi riteniamo condivisibile. Se tutto va come dovrebbe andare entro l’autunno sarà completato l’iter».
E in città è subito scoppiato il finimondo che al confronto Filippeschi e Monaldeschi erano amici di gioventù. Da una parte coloro che tutto sommato sarebbero contenti di avere un Mc in città (Orvieto è una delle città umbre in cui ancora manca un insediamento commerciale del colosso americano del fast food), dall’altra i salutisti puri, quelli che “mai e poi mai”, “meglio un panino con il prosciutto”, i fautori del mangiar sano e a chilometro zero, quelli che «in una città tra le più influenti del circuito Slow Food, non può esserci un Fast food». Le fazioni hanno trovato campo libero sui social dove le discussioni sono rimbalzate di profilo in profilo, di pagina in pagina, meglio di un servizio di Jannik Sinner.
Fatto sta che non è la prima volta che si annuncia l’arrivo a Orvieto della “M” più famosa del mondo. Anche durante l’amministrazione Germani l’arrivo di un McDonald’s sembrava cosa fatta ma poi l’affare sfumò, a quanto fu dato capire, perché non ci si mise d’accordo sul posto dove costruire. E anche allora fu guerra tra ristoratori, gestori vari, cittadini, insomma anche allora nacque subito il partito del “no al panino” e quello del “si al mc menù”.
Stavolta pare che sul posto ci sia accordo. L’area individuata, a quanto è dato sapere, è libera, non edificata, e si trova alle spalle di Porta d’Orvieto, in un terreno che ha già accanto un parcheggio, ma soprattutto la struttura sarebbe visibile anche dall’autostrada il che, turisticamente e commercialmente parlando, per il Mc non guasta di certo.

A questo punto non resta che attendere il normale corso dell’iter burocratico, il progetto, e chissà prima o poi la realizzazione che in genere, se tutto è andato come dovrebbe, è molto veloce dato che i Mc negli ultimi anni hanno utilizzato sistemi di costruzione che in tre mesi passano dal nulla al punto ristoro aperto e funzionante.