«Da oggi l’attività di Piazza della Pace è chiusa e restituiremo le chiavi il 13 giugno, come da richiesta del legale nominato dal comune il 29 maggio».
Si chiude così la vicenda della fine della concessione della gestione delle attività di servizio alla società Valore. Valerio Palmieri, titolare della concessione, lo annuncia e scrive una lettera aperta alla sindaca Tardani.

“Gentile Sindaco,
ho sentito il bisogno di inviarle una lettera aperta per rappresentare il mio profondo rammarico per il mancato rinnovo della gestione dei locali di piazza della Pace e, più in particolare, per la forma utilizzata che non ha tenuto conto del nostro impegno, della nostra professionalità, degli investimenti effettuati in un’area desolata, con problemi di ordine pubblico e commercialmente inesistente prima del nostro insediamento.
Una decisione che ha dimenticato la presenza di cinque collaboratori, pienamente in regola e determinanti per il livello di qualità del servizio offerto.
Ho creduto e sperato che una proroga di alcuni mesi potesse essere la soluzione più vantaggiosa per tutti gli attori della vicenda, per garantire continuità al servizio in piena stagione turistica fino all’insediamento del nuovo concessionario.
La proroga non è stata concessa e questo è stato il segnale forte ed inequivocabile che la mia società Valore srl era divenuta in breve tempo, da risorsa assoluta ed indispensabile, un ostacolo ingombrante da rimuovere al più presto ed a ogni costo.
Ne ho preso atto, con amarezza e delusione. Ma, dopo una profonda riflessione e per onestà intellettuale, ho ritenuto che le amarezze od anche gli interessi personali e le questioni di principio, insieme a tutto ciò che può apparirci come una ingiustizia, non debbano costituire ostacolo agli interessi collettivi ed al rispetto delle Istituzioni, che trascendono e sopravvivono alle persone che le rappresentano o le avversano, interessi collettivi che le Istituzioni debbono essere libere ed anzi obbligate a perseguire.
Per coerenza dei principi, ho deciso di aderire senza indugio alla richiesta pervenuta dalla legale, incaricata lo scorso 29 maggio dal Comune, di rilasciare i locali alla data fissata, senza alimentare polemiche o inutili contenziosi.
Ci stiamo adoperando per lasciare liberi i locali asportando arredi, tecnologie, attrezzature e merci di nostra proprietà. Lasceremo soltanto un cartellone affisso nella parte centrale del fabbricato.
Un manifesto che campeggia alto e ben visibile dal primo giorno della nostra gestione e che simboleggia lo spirito e la missione della nostra iniziativa, a suo tempo condivisa con il Comune.
È stato già citato ultimamente, ma voglio attribuirmene la paternità per l’ultima volta. Uno striscione che recita: “Welcome to Orvieto”.
Un messaggio semplice che ha caratterizzato ed indirizzato il nostro impegno in questi dieci anni. Sarei grato se questo striscione rimanesse al suo posto, a testimonianza di volontà di continuità e di una qualità imprescindibile in un contesto turistico come il nostro.
Infine vorrei ringraziare Lei, quale massima carica del Comune, parimenti alle precedenti Amministrazioni, per l’opportunità offerta alla mia società e per averci consentito una esperienza formativa a livello professionale. Ancor più come cittadino, per aver portato beneficio alla crescita ed al benessere della città dove vivo e lavoro e per la legittima soddisfazione di aver contribuito in misura modesta ma in modo concreto, con servizi essenziali ed apprezzati, a portare in alto il nome ed il prestigio di Orvieto, citata tra le 10 città più accoglienti del mondo.
Se pure la nostra esperienza a Piazza della Pace e più in generale la nostra collaborazione con questa amministrazione dovesse chiudersi qui, io continuerò a seguire con grande interesse e partecipazione le sorti di Piazza della Pace, cui sono legato da un affetto che va ben oltre le logiche imprenditoriali, come le molte altre iniziative che verranno da Voi promosse, volte a sostenere e migliorare la città che mi ospita da ormai 49 anni”.