di Civitas Orvieto
Bocciato il piano per l’assegnazione delle case popolari: il Consiglio delle Autonomie
degli Enti Locali ha respinto le modifiche al Piano per le assegnazione delle case
presentato dalla Giunta di sinistra che governa da qualche mese l’Umbria.
La cosa
assolutamente imprevista e che rappresenta un vero flop della Giunta Proietti sta
nel fatto che la maggioranza dei Consiglieri del C.A.L. sono di centro sinistra. Una
bocciatura che rappresenta una crepa politica all’interno del “campo largo” e che
palesa le contraddizioni di una sinistra già allo sbando. Con un colpo di spugna la
sinistra al Governo dell’Umbria vuole cassare i tre pilastri con i quali la Giunta Tesei
aveva definito i requisiti per concedere le assegnazioni delle case popolari: infatti,
l’Assessore alla casa della Giunta Proietti, iscritto al partito di Bonelli e Fratoianni (e
della di lui moglie, anch’essa deputata, coppia che introita 30.000 euro al mese),
vuole stralciare le norme che concedono titolo a partecipare ai bandi solo a chi
risiede da almeno cinque anni nei Comuni umbri, a chi appartiene a famiglie che
hanno tutti i membri incensurati e a chi non è proprietario di immobili nei paesi di
provenienza. Requisiti che avevano come finalità quella di tutelare il più possibile le
famiglie italiane. In buona sostanza, questa riforma vuole ribaltare una norma che
tutela le fasce sociali più deboli ed ha come finalità quella di favorire gli immigrati
nell’assegnazione delle case popolari.
La bocciatura in sede di Assemblea del CAL
dimostra che le riforme contro gli interessi dei cittadini umbri e contro le comunità,
proposte al solo fine di piantare bandierine ideologiche, non trovano sostegno da
parte dei rappresentanti dei Comuni.
A questo punto, se la legge sulle case popolari
dovesse essere radicalmente modificata come vorrebbe l’Assessore regionale del
partito di Bonelli e Fratoianni, ciò avverrà contro il parere del CAL, organo
istituzionale che rappresenta tutti i Comuni dell’Umbria. D’altronde, cosa ci si può
aspettare da esponenti del partito che ha fatto eleggere Ilaria Salis, campionessa
nell’occupazione di case di proprietà altrui.
