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Il COSP in Regione. Consegnate alla presidente Proietti oltre 7 mila firme

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DIMOSTRIAMO COI FATTI CIÒ CHE ABBIAMO SEMPRE DETTO: RAPPRESENTIAMO ANALISI E PROPOSTE COSTRUTTIVE PER MIGLIORARE, IN SINERGIA CON LE PARTI ISTITUZIONALI, LE PROBLEMATICHE DELLA SANITÀ PUBBLICA LOCALE

Ieri mattina, presso il Palazzo della Regione a Perugia, il Comitato Orvietano per la Salute
Pubblica si è fatto portavoce delle problematiche della sanità locale, consegnando direttamente
alla Presidente Proietti la lista delle criticità elaborata dal suo Gruppo di lavoro tecnico-sanitario.

di Comitato Orvietano per la Salute Pubblica

Martedì 11 febbraio, prima della seduta della convocazione del Consiglio Regionale previsto
alle ore 10, sono stati convocati a Palazzo Cesaroni alcuni comitati umbri nati per la salvaguardia
della Sanità e della Salute Pubblica. In un clima di accoglienza istituzionale, oltre alla Presidente
della Regione erano presenti la Presidente dell’Assemblea Legislativa Sarah Bistocchi, il
Vicepresidente Maria Bianca Tagliaferri, i Consiglieri regionali Francesco Filipponi e Fabrizio
Ricci, gli Assessori regionali Thomas De Luca e Tommaso Bori.


Riconosciamo l’attenzione prestata nei confronti dei rappresentanti dei Comitati presenti
all’incontro (ben quattro per Spoleto, mentre il COSP era l’unico in rappresentanza di Orvieto)
grazie alla quale la nostra Presidente Emma Scanu ha avuto modo di esporre le principali criticità
individuate per i servizi sanitari territoriali e consegnare alla Presidente Proietti un dettagliato
elenco, frutto del lavoro del Gruppo di lavoro tecnico-sanitario. Abbiamo quindi rinnovato il valore
delle 7.312 firme raccolte in soli due mesi del 20204 per dimostrare la contrarietà della popolazione
alla fusione del Distretto Sanitario di Orvieto con quelli di Terni e Narni-Amelia, evidenziando
anche l’avvicinarsi della scadenza del contratto del suo Direttore, prevista per il mese di giugno.


La Presidente Proietti ci è sembrata sinceramente interessata all’esposizione del COSP, in
particolare nei passaggi in cui si è rimarcata la necessità di rendere di nuovo attrattive le diverse
posizioni organiche vacanti nelle nostre strutture, come risulta dallo scarso interesse rilevato ai
bandi finora indetti per ricoprire tali posizioni. C’è stata poi condivisione sulla necessità di un vero
rilancio dell’Ospedale “Santa Maria della Stella”, che deve tornare ad essere un vero DEA di 1°
livello (non solo sulla carta) ma con delle specialità che puntino ad una sua implementazione in
chiave interregionale, trovandosi al confine col Lazio e la Toscana, in grado di attrarre una mobilità
attiva che già si registra per alcuni reparti; un ospedale che, a partire da un’analisi delle esigenze del
territorio, sia in grado di invertire la rotta delle migrazioni dei cittadini umbri, che vanno a farsi
curare fuori regione, in favore invece di un’accoglienza dei cittadini residenti nelle regioni
confinanti (com’era fino a pochi anni fa) a partire da un’analisi delle profonde trasformazioni
sociali che hanno cambiato la popolazione del territorio orvietano e non solo.
Ringraziamo dunque per l’accoglienza ricevuta e riteniamo che questo sia il momento della
fiducia e della fattiva collaborazione, rimanendo sempre vigili ed imparziali sull’operato della
Regione in tema di Sanità e Salute Pubblica in Umbria e nell’area orvietana in particolare.


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