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In archivio l’uscita 2023 del Corteo Storico e della processione del Corpus Domini

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In una Orvieto tirata a lucido e bella come non mai, si sono conclusi ieri con l’uscita del Corteo Storico e della processione che ha portato tra la gente il Sacro Lino del Miracolo di Bolsena, i festeggiamenti per la solennità del Corpus Domini.

Tutto come da copione, nessun intoppo, per la festa più amata dagli orvietani, che dopo gli anni bui della pandemia, e l’edizione della ripartenza dello scorso anno, è tornata a tutto il suo antico splendore. Fiori ai balconi, portoni aperti, stendardi e arazzi nelle vie principali hanno salutato le due sfilate, quella storica in testa e quella religiosa in coda.

Un impegno corale senza precedenti è sembrato quello messo in campo dalla associazione “Lea Pacini”, il sodalizio che cura e preserva i costumi del corteo e che porta il nome della sua creatrice. Oltre 400 figuranti, un ritmo nell’incedere degno della migliore tradizione, scandito dai tamburi; un gioiello di sartoria, di elmi, scudi, calzature e bandiere.

E poi loro, i figuranti, uomini giovani e meno giovani che per un solo giorno all’anno si calano dei panni del Capitano del Popolo, del Conestabile dei Cavalieri, del Podestà, indossando con fierezza e orgoglio i tanti costumi meravigliosi che strappano applausi a ogni via, vicolo o piazza. Invariato il percorso, presenti anche i costumi che, insieme al nuovo mantello del Capitano del Popolo, hanno debuttato lo scorso anno per un lavoro di alta sartoria che porta la firma del sarto Antonio Angiolillo: lo Scudiere Bisenzi, lo Scudiere Della Greca, lo Scudiere Montemarte, il Cavaliere Della Greca e il Capitano dei Balestrieri Avveduti.

Impeccabili le uscite dei quattro quartieri che sabato sera, nella Staffetta dei Quartieri, hanno visto trionfare l’Olmo su Corsica, Stella e Serancia.

La giornata, benedetta da una giornata assolata, si è aperta molto presto: alle 6 in Duomo è cominciata l’ostensione del Sacro Corporale, alle 9 si è tenuta in Cattedrale la solenne concelebrazione eucaristica presieduta dal cardinale diacono di Santa Maria in via Lata, Fortunato Frezza. Poi con l’arrivo del corteo storico è iniziata l’uscita 2023 della Processione del Corpus Domini: dietro alla croce che apre la sfilata, la parte di corteo guidata dal Podestà con cavalieri e giudici, quella agli ordini del Capitano del Popolo con le milizie e a seguire la Città con i quattro quartieri e le corporazioni, il corteo dei popolani, e poi la processione religiosa con i gruppi, le associazioni, gli stendardi, e il baldacchino a protezione del prezioso reliquario realizzato dall’orafo senese Ugolino di Vieri che racchiude in sé la reliquia, tutti mossi dalla musica della banda “Luigi Mancinelli”.

A seguire, i gonfaloni dei comuni del comprensorio, la sindaca di Orvieto, Roberta Tardani, in fascia tricolore così come i colleghi dei comuni vicini, accanto a lei la presidente della Provincia di Terni, Laura Pernazza, davanti a autorità civili e militari. A chiudere i festeggiamenti, ieri sera in piazza Duomo, il tradizionale concerto organizzato dall’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, affidato alla banda musicale della Guardia di Finanza diretta dal maestro Leonardo Laserra Ingrosso.

Fotogallery a cura di Filiberto Mariani

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