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“Una sera con Charlie Parker”. Concerto per Gianni Marchesini

Tempo di lettura: 3 Minutei

di D.P.

Tre anni di assenza terrena, ad amplificare l’essenza spirituale. E un concerto-spettacolo per illuminare quel vuoto, incendiandolo di musica e luce, così da restituire vita e colore ai giorni e dare continuità ad una promessa. Lontano da ogni commemorazione di maniera, come avrebbe voluto lui. È “Una sera con Charlie Parker, un concerto per Gianni Marchesini”, quello che sabato 11 marzo alle 21, per la prima volta, porterà nella Sala dei Quattrocento del Palazzo del Capitano del Popolo di Orvieto, un ensemble di quattordici musicisti.

Insieme per proporre un programma che unisce lo stile classico di un’orchestra d’archi con quello jazz del sax alto e di una sezione ritmica, riprendendo fedelmente gli arrangiamenti di un progetto discografico degli anni ’50 del celebre sassofonista, considerato il fondatore del be-bop e l’ispiratore di tutta la musica jazz a venire, e non solo, tanto da risultare ancora oggi di una sorprendente modernità. Lo sapeva bene Gianni, vivace appassionato di musica e clarinettista per diletto, che tra i progetti non ultimati aveva anche quello di un grande concerto jazz che ricreasse, anche attraverso note poetiche e letterarie, le atmosfere di un’Orvieto di quella stessa epoca.

Che lo ha visto bambino e, inevitabilmente, ha impresso in lui nuances e sfumature intellettuali, culturali e sociali con energia, disincanto e, talvolta, malinconia caratterizzando sensibilmente la sua personalità. Lo spettacolo vuole, dunque, riprendere, la magia di quel sogno, dedicandolo alla memoria di un uomo eclettico e sensibile, autore di articoli e racconti, dotato dell’ironia pungente e dissacratoria ereditata in famiglia, animatore della vita cittadina, apprezzato oltre che per il suo impegno e contributo sul territorio, anche per il garbo, la gentilezza, l’altruismo e la simpatia che ne facevano una figura d’altri tempi, capace di guardare sempre un po’ più avanti.

Anche attraverso iniziative culturali, gastronomiche, teatrali, editoriali ed imprenditoriali realizzate o rimaste proposta che hanno lasciato un segno tangibile del suo impegno e del suo forte attaccamento alla città in cui è nato e in cui ha vissuto fino alla prematura scomparsa avvenuta l’8 marzo 2020. Preziosa, in questo senso, la conduzione della serata affidata al giornalista Guido Barlozzetti. Al di là del significato morale, musicalmente la particolarità del progetto è tutta da rintracciare nella centralità del sax alto all’interno degli arrangiamenti orchestrali curatissimi e filologicamente impeccabili quanto basta a prendere per mano il pubblico.

E condurlo in un’atmosfera sognante fatta di note, immagini, profumi, ricordi e colori di un’epoca. Due mondi, quello classico e quello jazz, solo in apparenza lontani pronti a fondersi perfettamente per restituire sofisticate armonie e forti impronte stilistiche jazz che il sax caldo e graffiante di Mauro Zazzarini riesce ad imprimere creando un contrasto sensoriale misterioso ed affascinante. Una pioggia di note avvolgerà come un’onda sonora i presenti per portarli lontano tra le melodie immortali di autori leggendari tra cui Charlie Parker, Cole Porter, George Gershwin, David Raskin e Gerry Mulligan.

Conductor di “Mauro Zazzarini plays Charlie Parker with strings”, il Maestro Francesco Belli, docente al Conservatorio Respighi di Latina, clarinettista, direttore stabile dell’Orchestra di Cali, in Colombia, e presente in rinomate istituzioni musicali dal Teatro dell’Opera di Roma alla Sicily Symphony Orchestra passando per il Teatro Colón di Buenos Aires fino al Teatro delle Belle Arti di Città del Messico. Il sax alto del Maestro Zazzarini, già docente al Conservatorio Respighi di Latina, premiato come miglior musicista jazz 2011 agli Italian Jazz Awards, musicista di lungo corso che vanta collaborazioni con molti grandi del jazz tra cui Chet Becker, Steve Grossmann, Sal Nistico suonerà da solista nell’Orchestra “Latina Philarmonia”.

Quest’ultima arruola i violinisti Valeria Scognamiglio, Fabio Ceccacci, Maurizio Cassandra e Roberta D’Aprano e ancora Cecilia Iacomini alla viola, Ernesto Tretola al violoncello, Lucia Bova all’arpa, Paolo Di Cioccio all’oboe, Daniele Iacomini al corno, Elio Tatti al contrabbasso, Erasmo Bencivenga al pianoforte e Giovanni Campanella alla batteria. Benefica la finalità dell’evento artisticamente ideato e fortemente voluto da Laura Sega, sostenuta dalla Fidapa Bpw Italy di Orvieto e dal Comune, che ha lo scopo di effettuare una donazione al Comitato di Orvieto della Croce Rossa Italiana. Animata dal più nobile dei sentimenti, l’organizzazione. Rinnovato l’invito a partecipare ad una serata tutta nel segno dell’emozione.

Per ulteriori informazioni e prenotazioni:

347.6860879 – 392.8550140


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