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Talanti su scuola infanzia Sferracavallo e altro: «Si torni a parlare con la gente»

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Riceviamo e pubblichiamo da Maurizio Talanti, Segretario Partito Democratico Orvieto

“La regione Umbria ha finanziato la ricostruzione della scuola dell’infanzia di Sferracavallo. Questa è una buona notizia. L’intervento della Regione è stato oltremodo provvidenziale poiché dopo l’esclusione del progetto del Comune di Orvieto dal bando nazionale del PNRR la cosa si stava ingarbugliando. Evidentemente Tesei, Agabiti & C. hanno capito che la giunta di Orvieto necessita di una stampella e hanno deciso di intervenire visto che l’Amministrazione aveva mancato di considerare che i progetti del PNRR nazionale non potevano includere la demolizione.

Il decano dei consiglieri, Stefano Olimpieri, esulta per il buon esito dell’esame di riparazione e striglia la nostra opposizione “disfattista” rea di aver segnalato il disagio di bambini, famiglie e operatori. E mentre Olimpieri striglia, a Perugia si dà il consenso all’approvazione del parco eolico denominato “Phobos”, posto tra Castel Giorgio e Orvieto, costituito da 7 aerogeneratori alti 200 metri. 

Il 4 giugno 2022, Ernesto Galli della Loggia, storico ed editorialista del Corriere della Sera, interviene in merito alla vicenda, elevando Orvieto agli onori della cronaca nazionale e scrive delle
“sette cosucce di duecento metri di altezza — sul crinale delle colline prospicienti il lago di Bolsena, tra Orvieto (con il suo miserabile duomo alto appena 50 metri) e il comune di Castel Giorgio. Rovinando così uno dei paesaggi più belli dell’Italia centrale e colpendone la vocazione turistica: con un progetto che tra l’altro potrebbe essere tranquillamente spostato in mezzo al mare”. Con una mano Olimpieri striglia, con l’altra sbadiglia e, annoiato e distratto, si dimentica di “Phobos” e delle osservazioni che, a quanto pare, il Comune di Orvieto NON ha presentato. 

La Regione dà il via libera, nessuno più si ricorda delle parole pronunciate dalla Sindaca in occasione del consiglio del settembre 2019 quando esprimeva l’esigenza di creare, in materia di scelte di politiche energetica, autorevolezza e massa critica. Ed è ancora l’autorevolezza a mancare (qualità forse simile al coraggio di manzoniana memoria).
Neppure l’intervento di Galli della Loggia, personaggio scevro di simpatie sinistrorse, ha destato dal torpore una maggioranza che, a quanto pare, lascia serenamente scorrazzare per Orvieto proposte e progetti non esattamente in linea con le caratteristiche ambientali e urbane. L’assenteismo di questa amministrazione rispetto ai temi strategici ci preoccupa perché quando sei assente qualcun altro decide per te. Lo hanno dimostrato le vicende “Rems” all’ex mensa, il parco eolico “Phobos”, il ritornello “va tutto bene in sanità” quando tutto bene non va, e, se tanto ci dà tanto, non osiamo immaginare cosa potrà diventare la discarica “Le Crete”.

Ci si convinca in via Garibaldi che il mestiere dell’opposizione si sostanzia in un esercizio critico e propositivo, in costante impegno e dedizione tendente a migliorare, tramite sollecitazioni, all’occorrenza anche forti, l’ attività di governo. Il nostro compito di opposizione è espressione di democrazia e fa parte della logica dell’alternanza, costituendo lo stimolo che evita l’appiattimento ed il deterioramento della politica e sopratutto che non ci sia accountability sulle scelte e sulle NON scelte.

Il Partito Democratico di oggi è un Partito che ha intrapreso un profondo lavoro di rinnovamento e di autocritica, di elaborazione e ricompattamento di una comunità larga ed inclusiva e questo la Città tutta è ormai stanca della tensione all’interno della quale si muove questa Giunta, compresa tra “l’eredità di c’e stato” e lo “spettro del Partito Democratico”.

Questo Centro-Destra quasi sempre uguale nella classe dirigente che esprime, mai rinnovato, diviso tra cambi di gruppo e voti discordanti in consiglio si preoccupi nel rassicurare Orvieto,  si dia il segno di aver imparato ad essere una forza di governo, si condivida con la cittadinanza la propria definizione di salute pubblica, si espliciti che la priorità sono le giovani famiglie, il costo crescente della vita e degli affitti, gli abitanti della rupe giunti ai minimi storici, gli anziani soli, lo sviluppo economico.

Siamo stanchi e la Città è stanca dei petti gonfi e dei ring ideologici ormai stantii, si ritorni a parlare con la gente e tra la gente.
Il Partito Democratico lo sta facendo, anche nel corso di un percorso congressuale e di partecipazione che possiamo orgogliosamente rivendicare, agli altri rimane la propria livida solitudine che mai ha voluto farsi carico di nessuna responsabilità”.

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