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Droga e telefoni in carcere. Maxi operazione a Orvieto della Penitenziaria e delle Unità Cinofile

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Una maxi operazione antidroga, che ha portato al sequestro di telefoni cellulari e stupefacenti, è scattata all’alba di sabato 12 aprile all’interno della Casa di reclusione di Orvieto. L’attività di perquisizione è stata condotta dalla Polizia Penitenziaria con il supporto del Nucleo Cinofilo. Si è trattato di una operazione straordinaria che ha portato al sequestro di tre telefoni cellulari e di un ingente quantitativo di sostanze stupefacenti, attualmente sottoposte a esami di laboratorio per accertarne la natura e la quantità esatta.

gli agenti della Penitenziaria e le unità cinofile impiegate, a quanto si apprende, avrebbero scoperto che i tre telefoni cellulari erano utilizzati da un detenuto italiano e da uno di nazionalità magrebina e che il quantitativo ancora non ben definito di droga era occultata da un noto spacciatore della provincia di Viterbo, recentemente costituitosi nel penitenziario di Orvieto in seguito a una condanna definitiva.

«Il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (Sappe) – il commento di Fabrizio Bonino, Segretario Nazionale Sappe con delega per l’Umbria – esprime piena soddisfazione per l’operato degli agenti, che nonostante le criticità strutturali – carenza di personale, negazione delle ferie e condizioni lavorative difficili nel carcere di Orvieto – continuano a garantire ordine e sicurezza con abnegazione e senso dello Stato».

In merito a quanto scoperto ieri durante il blitz congiunto tra Penitenziaria e Cinofili, «il Sappe – spiega Bonino – auspica provvedimenti disciplinari esemplari nei confronti dei detenuti coinvolti e chiede alla Direzione del carcere di attivarsi senza ulteriore indugio per il trasferimento immediato dei soggetti responsabili e dei loro eventuali complici e, allo stesso tempo, di adottare misure rigorose per prevenire il ripetersi di tali episodi, che minano la sicurezza dell’istituto e mettono a rischio la vita degli altri detenuti».

Non è la prima volta che unità cinofile vengono impiegate in operazioni condotte all’interno del carcere di Orvieto, così come è massima l’attenzione della Penitenziaria che più e più volte ha individuato e bloccato sia l’ingresso illecito di telefoni cellulari nella casa di reclusione sia l’introduzione di droga all’interno del penitenziario sventando, in più di una occasione consegne sospette. «L’operazione – conclude Bonino – conferma l’impegno costante della Polizia Penitenziaria nel contrastare il traffico illecito all’interno delle carceri, nonostante le difficoltà logistiche e organizzative. Il Sappe ribadisce la necessità di un intervento deciso delle autorità competenti per garantire condizioni di lavoro dignitose e una gestione carceraria più efficace».


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