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Olio Evo di qualità, presentato il progetto del marchio unico territoriale del comprensorio amerino, narnese e orvietano

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È stato presentato a Terni venerdì 8 novembre il progetto per la realizzazione del marchio territoriale del comprensorio amerino, narnese e orvietano dell’olio evo di qualità, che vedrà i produttori del territorio uniti per promuovere la produzione di olio extravergine di oliva di alta qualità.

Attraverso la valorizzazione di uno dei prodotti tipici più importanti dell’Umbria come l’olio extra vergine di oliva si intende, quindi, valorizzare il territorio e le sue molteplici ricchezze, all’insegna dell’eccellenza.
All’incontro hanno preso parte il Vicepresidente della Regione Umbria Roberto Morroni, la Presidente della Provincia di Terni e Sindaca di Amelia Laura Pernazza, i Sindaci del comprensorio, l’Amministratore Unico del Parco3A Marcello Serafini, i rappresentanti provinciali delle Associazioni agricole, l’esperta e capo panel  Angela Canale, insieme a frantoiani, olivicoltori, e imprenditori delle aree interessate.

A presentare il progetto è stato Giovanni Crocelli, Presidente di Italyheart S.r.l che ha spiegato come, in un settore, come quello olivicolo umbro, caratterizzato dalla frammentazione delle strutture produttive, oscillazione della produzione e costi sempre più elevati, quindi, da una scarsa redditività, l’attenzione a un elevata qualità del prodotto, così come il valore ambientale, paesaggistico, culturale e antropologico degli uliveti, e la capacità di fare rete anche attraverso le filiere diventino punti di forza imprescindibili per restare e consolidare la propria presenza sul mercato, con un valore aggiunto che caratterizza senza dubbio l’Umbria e che può fare la differenza.

Il marchio unico territoriale per produrre un olio evo DOP di alta qualità -ha spiegato Crocelli-  si basa, innanzitutto su un prodotto di alta qualità, nutraceutico, che non è simbolo solo di un mangiare sano, ma del buon vivere umbro, frutto di un territorio meravigliosamente unico nella sua biodiversità, ricco di tradizioni legate all’olio d’oliva evo. Per questo, il marchio intende unire in una sinergia produttiva, commerciale, di marketing i frantoiani, gli olivicoltori, i produttori di eccellenze locali, in una promozione a 360 gradi, capace di unire territorio, arte, storia, tradizioni, con l’avanguardia tecnologica, la sostenibilità.
Cuore del marchio unico -ha proseguito- saranno i frantoiani e gli olivicoltori, riuniti in un consorzio che avrà la licenza esclusiva di produzione nel rispetto del disciplinare DOP Umbria (Colli Amerini e Colli Orvietani) e nel rispetto del regolamento integrato di produzione e marketing del marchio. Secondo il regolamento, l’olio a marchio dovrà avere parametri chimici e sensoriali di qualità più elevati degli standard (ad esempio, acidità inferiore a 0,25%, polifenili superiori a 270, perossidi inferiori a 10 e un punteggio sensoriale minimo di 8, certificati dal Parco 3A). Ma ciò che caratterizzerà il marchio è il fatto che l’olio in questo caso potrà essere prodotto soltanto dai frantoi del consorzio e dagli olivicoltori del territorio certificati con olive lavorate esclusivamente dai frantoi del consorzio provenienti dai loro uliveti autorizzati DOP e potrà essere venduto o direttamente dai produttori (nelle loro aziende, on line sul portale del marchio, in eventi e rassegne nazionali e internazionali, oppure da ristoranti e negozi selezionati e certificati, con un prezzo non inferiore a quello minimo stabilito dal regolamento. Le bottiglie le etichette personalizzate con il nome del produttore saranno fornite dal consorzio dei produttori con un immagine unica che racconterà i territori di produzione.”

I frantoi fondatori del Consorzio sono il Frantoio Brizi di Orvieto, la Cooperativa oleificio Coltivatori diretti Guardea, il Frantoio Italyheart di Amelia, il Frantoio Perotti di Narni e il Frantoio Ricci di Montecchio, che come ha annunciato lo stesso Crocelli, già da questa campagna olearia produrranno l’olio nel rispetto del disciplinare DOP e del regolamento del Marchio unico, anche se per l’utilizzo del marchio vero e proprio si dovrà attendere la primavera 2025 quando saràanno presentate ufficialmente il logo del marchio, il packaging personalizzato e le iniziative di tutela, promozione e sviluppo.


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