di Partito Democratico Orvieto
Abbiamo letto con un misto di stupore e incredulità il comunicato della sindaca Tardani, che ci accusa di superficialità e ipocrisia in merito alla questione delle produzioni televisive e cinematografiche a Orvieto.
Accuse che dimostrano, purtroppo, un’incomprensione di fondo del dibattito in corso e, ci permettiamo di dire, una lettura frettolosa – o forse volutamente distorta – delle nostre posizioni.
Riteniamo doveroso ribadire quanto già chiaramente espresso: il Partito Democratico non solo riconosce l’enorme valore delle produzioni audiovisive come opportunità per il territorio, ma propone addirittura di fare un passo ulteriore, candidando Orvieto a diventare sede della Film Commission regionale, per valorizzare e coordinare in modo strutturale un settore strategico per la nostra economia e per la promozione culturale della città.
Non sono le produzioni televisive il problema, e mai lo abbiamo detto. Il problema, piuttosto, è l’incapacità dell’amministrazione guidata dalla sindaca Tardani di gestire con equilibrio queste iniziative, conciliandole con la vita quotidiana dei cittadini, in particolare di coloro che risiedono nel centro storico.
Trattare i residenti come una categoria di serie B, sacrificandone sistematicamente le esigenze in nome di scelte episodiche e prive di visione strategica, è ciò che riteniamo inaccettabile. Questa giunta sembra ormai agire con una logica di pura improvvisazione, senza una programmazione di lungo periodo che renda Orvieto una città capace di sfruttare appieno le opportunità che le si presentano, senza al contempo penalizzare chi ci vive e ci lavora ogni giorno.
Dalla sindaca, che amiamo ricordare come un’esperta di marketing e promozione turistica, ci saremmo aspettati uno sforzo maggiore in questa direzione, invece di scivolare in accuse inconsistenti e francamente banali.
Quanto alla retorica dei “gufi” e delle critiche strumentali, invitiamo la Sindaca a riflettere su una semplice realtà: con la propaganda e il vittimismo non si governa. E non si eleva il dibattito politico riducendo ogni confronto a un attacco personale o a un esercizio di autocommiserazione.
Chi amministra ha il dovere di accogliere le critiche, valutarle e, quando necessario, correggere la rotta. La verità è che ciò che si offre oggi a Orvieto è un governo privo di visione, fatto di annunci altisonanti e azioni sporadiche, interrotto di tanto in tanto da scivoloni revisionisti che imbarazzano la città.
Il Partito Democratico non si presta a questo gioco al ribasso: continueremo a fare opposizione seria e costruttiva, proponendo soluzioni concrete per il bene di Orvieto e dei suoi cittadini. Rinnoviamo dunque il nostro appello: facciamo di Orvieto un modello, non una somma di aneddoti.
Promuoviamo le produzioni televisive e cinematografiche come parte di un progetto ambizioso e inclusivo, che rispetti le persone, il territorio e le sue potenzialità. Le opportunità non si sprecano; si governano.