di Franco Raimondo Barbabella – CiviciX dell’Umbria
A Maurizio Talanti mi permetto di rispondere per punti con l’obiettivo della massima chiarezza e
testimoniandogli anche così la mia aperta considerazione.
- Non esiste una “questione Andrea Fora e CiviciX”, nel senso che Andrea Fora ha fatto le sue
scelte su Perugia diverse da quelle fatte ad esempio ad Orvieto o a Castiglion del lago dagli iscritti
a CiviciX secondo la linea che pone al centro i progetti di comunità e che quindi può variare nei
comuni, come peraltro accade anche per i partiti più strutturati. - Andrea Fora ha deciso adesso di iscriversi a Forza Italia e di assumere incarichi nazionali in
questo partito. Non è la nostra scelta. CiviciX era, è e resterà esperienza politica autonoma, ciò
che, assumendo la carica di presidente su libera e unanime decisione dell’organo deputato a farlo,
mi pareva di aver spiegato senza alcuna possibile ambiguità. - Quanto al civismo e al suo ruolo è naturalmente legittimo dissentire e criticare, ma allo stesso
modo in cui può farlo il civismo rispetto ai partiti tradizionali. Non essendoci in politica una verità
rivelata, il discrimine è la direzione in cui si può e si vuole andare nella costruzione di progetti di
governo e per questo se si è inclini o no al dialogo costruttivo o alla pura affermazione di sé in
spregio degli interessi di comunità. - Quanto poi alle scelte forti e coraggiose, alle vere esigenze della comunità, ai bisogni reali, e
naturalmente a chi e come riesca a tener tutte queste cose coerentemente insieme, è tema
aperto, e mi sembra perciò un po’ azzardato che da un partito come il pd possano venire analisi e
giudizi che vadano al di là del legittimo perimetro del pd stesso, a meno che non si voglia dire che
il civismo che sceglie il pd è quello buono purché non abbia pretese di pensiero e azione autonomi.
Un civismo che c’è e che è certamente disponibile. Meglio dunque non imbarcarsi in una simile
discussione, che ci porterebbe lontano, comunque fuori da una sede come questa. - Quanto infine al percorso di CiviciX in occasione della recente tornata elettorale non vedo che
cosa si dovrebbe ulteriormente dire se non che, com’è noto, abbiamo qui aderito ad un serio
progetto civico di cambiamento, ci abbiamo creduto e ci abbiamo lavorato con la più totale lealtà,
pur non essendoci state le condizioni per un nostro protagonismo più marcato. Abbiamo scelto un
progetto civico. Il pd ha scelto un progetto di partito. Scelte diverse rispetto all’indirizzo che mi
pare avessimo concordemente ipotizzato nell’estate di un anno fa, quando tutto era ancora aperto
e possibile. Sul perché ci sarebbe molto da ragionare, immagino. - Sulle questioni regionali certamente qualcuno non si aspetti che rinnegheremo il sostegno che
abbiamo dato tutti alle battaglie di Andrea Fora in Consiglio regionale per la modernizzazione
dell’Umbria spesso incontrando l’indifferenza se non l’ostilità di quelli che si fregiano del titolo di
modernizzatori per antonomasia. Ma certamente andremo oltre. Come ho già annunciato,
presenteremo una nostra proposta fortemente innovativa per l’Umbria e inviteremo gli altri
soggetti interessati ad un confronto serio e aperto sul futuro della nostra regione, che ha bisogno
di un cambiamento profondo negli indirizzi e nei metodi di governo e non invece né di accordi di
vertice senza contenuti né di uno stanco continuismo né di un ritorno al bel tempo che fu. Ma di
questo diremo nei prossimi giorni e più compiutamente ancora a suo tempo. - Naturalmente siamo aperti a discutere dei problemi e del modo di affrontarli in qualsiasi
momento e luogo. Credo che anche al pd potrebbe far bene se riuscissimo a fare qualche passo
avanti rispetto al continuo scontro alla moda medievale e al pistare su cose trite e ritrite, col
rischio, che qualcuno ha già trasformato in realtà, di cadute di spessore argomentativo e di stile
ben al di sotto del livello di guardia.