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Consiglio comunale, le question time della seduta del 29 luglio

Tempo di lettura: 9 Minutei
Le domande dei consiglieri e le risposte della Giunta

Il progetto della comunità educante, la questione rifiuti, i problemi del Sii, il rifacimento dell’antistadio “Oscar Achilli”, l’urbanizzazione del Fanello, la sicurezza delle strade, i problemi con la linea Telecom a Ciconia, la situazione del reparto di Urologia dell’ospedale, il rifacimento del parapetto in Piazza Cahen, la disinfestazione dalle zanzare e la riapertura della piscina sono state al centro delle question time discusse nel consiglio comunale del 29 luglio.

Comunità educante

Il consigliere Beatrice Casasole (Lista Roberta Tardani Sindaco) ha chiesto di conoscere gli sviluppi del progetto sulla comunità educante.

Quello della comunità educante – ha risposto l’assessore all’Istruzione, Alda Coppola – è un progetto di notevole importanza che è stato avviato nella precedente consiliatura. E’ un grande contenitore nell’ambito del quale si potranno sviluppare iniziative rivolte a una fascia della popolazione che va dai bambini piccoli agli adolescenti e che coinvolgeranno tutte le realtà associative, le scuole, le famiglie, i cittadini, e anche l’Osservatorio sulle dipendenze. Sono già stati realizzati incontri formativi con educatori e insegnanti e si sta preparando anche un documento da sottoporre a tutti i sindaci della zona sociale n.12 perché questo sarà un progetto aperto anche a tutto il territorio“.

Rifiuti

Il consigliere Gionni Moscetti (Lista Roberta Tardani Sindaco) ha fatto gli auguri di buon lavoro al sindaco Tardani eletta come vicepresidente dell’Auri e chiesto quale sarà la posizione sul nuovo piano regionale dei rifiuti alla luce delle dichiarazioni lette in questi giorni sulla stampa.

La ringrazio – ha risposto il sindaco Tardani – perché mi da l’occasione di ringraziare i colleghi sindaci per la fiducia che hanno riposto in me e di fare un ringraziamento anche al consiglio direttivo uscente che ha lavorato incessantemente e con grande senso di responsabilità in un momento particolare in cui abbiamo dovuto affrontare sia il nuovo piano regionale dei rifiuti sia le tensioni derivate dalle modifiche tariffarie dell’idrico e dei rifiuti.  Assumo questo incarico con un’ulteriore senso di responsabilità perché saremo chiamati nei prossimi mesi a dover dare attuazione al nuovo piano regionale dei rifiuti approvato a novembre 2023. L’Auri nei giorni scorsi ha espletato la manifestazione di interesse per la localizzazione e l’individuazione del soggetto che dovrà realizzare il nuovo termovalorizzatore. Mi hanno sorpreso e mi preoccupano le dichiarazioni che sono arrivate da più esponenti del cosiddetto “campo largo” che, partendo in maniera impropria dal rinnovo del direttivo dell’Auri, hanno manifestato la volontà di mettere in discussione il lavoro fatto dalla giunta regionale con il nuovo piano dei rifiuti. Secondo me è un gravissimo errore, e anche una scivolata da parte di sindaci recentemente eletti, perché sappiamo perfettamente che il nuovo piano va nella direzione che l’Europa ci chiede tant’è che ha avuto anche il placet della Commissione Europea.  Il nuovo piano prevede la chiusura del ciclo dei rifiuti superando definitivamente il vecchio sistema incentrato sulle discariche che ora saranno residuali. Ci sono invece colleghi sindaci che vogliono rimettere in discussione tutto questo mettendo in grave pericolo i territori sede di impianto come Orvieto. Noi ci siamo opposti fin dall’inizio del nostro mandato a qualunque ampliamento della discarica e chiederò anche ai sindaci del comprensorio di fare una battaglia per la difesa del territorio piuttosto che una battaglia politica e partitica. Pertanto, lo diciamo sin da ora, chiunque si opporrà e metterà in discussione il nuovo piano regionale dei rifiuti si renderà responsabile di ogni eventuale ulteriore ampliamento delle discariche. Da parte mia c’è dunque la massima attenzione a vigilare affinché quello che è stato deciso venga portato avanti speditamente e senza tentennamenti. Le dichiarazioni che ho letto credo debbano preoccupare l’intero consiglio comunale perché il pericolo vero è che, ritornando indietro, si metterebbero a rischio i territori sedi di impianti come Orvieto, Città di Castello e Magione“.

Sullo stessa tema è intervenuta anche la capogruppo del Pd, Cristina Croce, che ha chiesto, alla luce della sentenza del Tar dell’Umbria che ha dato via libera alla possibilità ad estendere la tipologia di rifiuti  da trattare nel termovalorizzatore di Terni, se la posizione espressa dal sindaco possa essere rivista prendendo in considerazione i costi e le lungaggini della realizzazione di un nuovo termovalorizzatore così come previsto dal piano regionale.

Credo che la soluzione individuata dal piano regionale dei rifiuti – ha risposto il sindaco Tardani – sia la più corretta e ribadisco la mia intenzione di fare in modo che il piano regionale venga attuato nella modalità che è stata definita dalla giunta regionale. Ricordo che all’inizio erano stati elaborati vari scenari per la chiusura del ciclo dei rifiuti e l’ipotesi del termovalorizzatore era stata ritenuta la più idonea“.

Servizio idrico integrato

Il capogruppo di FdI, Davide Melone, ha chiesto al sindaco se fosse a conoscenza delle problematiche e delle criticità emerse in questi giorni con il Servizio idrico integrato e se abbia preso contatti con il Sii per trovare delle soluzioni.

Ne sono assolutamente a conoscenza – ha replicato il sindaco Tardani – ed ho preso contatti con il Sii. Le criticità che sono emerse derivano dal cambio di procedura informatica che è stato avviato a marzo. Ad oggi tutte le richieste vengono evase attraverso il call center, contattabile con un numero verde a cui i cittadini si possono rivolgere. Laddove non ci sia la possibilità di evadere la richiesta attraverso il call center, l’utente viene contattato direttamente dagli uffici del Sii. Solo nel caso non sia possibile nemmeno così evadere la procedura vengono presi appuntamenti al front office. E’ chiaro che tutto questo sta creando sollecitazioni importanti sia sul call center e che sugli uffici ma ho avuto la massima rassicurazione da parte del Sii che cercheranno di rispondere a tutte le richieste”.

Antistadio “Oscar Achilli”

Il capogruppo di Proposta Civica, Roberta Palazzetti, ha chiesto di conoscere il cronoprogramma dei lavori per il rifacimento del manto in sintetico dell’antistadio “Oscar Achilli” e cosa prevede la voce di costo di 750mila euro dell’intervento che sembra eccessiva vista una stima del lavoro in 250-300mila euro.

“Stiamo aspettando da parte della Lega Nazionale Dilettanti – ha spiegato l’assessore ai Lavori pubblici, Piergiorgio Pizzo – la convalida del progetto di rifacimento del manto dell’antistadio. Nel frattempo l’Orvietana ha richiesto di poter utilizzare il campo, per la quale è scaduta l’omologazione a giugno, fino all’inizio dei lavori. Non appena avremo la risposta della Lega procederemo alla gara di appalto. Perché costa 750mila euro? Innanzitutto va chiarito che i lavori andranno a gara, perché le amministrazioni pubbliche si muovono con procedura ad evidenza pubblica. Solo lo smaltimento del vecchio manto costa 250mila euro che sommato alla sua stima arriva a 500mila euro a cui vanno aggiunti l’iva e l’importo della direzione tecnica dei lavori“.

Urbanizzazione del Fanello

Il capogruppo di Proposta Civica, Roberta Palazzetti, ha chiesto di conoscere quali sono le ragioni che impediscono i lavori di completamento dell’urbanizzazione della lottizzazione del Fanello, inclusa nella lista delle opere pubbliche del 2024 ed eliminata nell’ultima revisione, e come si intende intervenire per risolvere la questione legale pendente.

Siamo andati in causa con l’assicurazione – ha risposto l’assessore ai Lavori pubblici, Piergiorgio Pizzo – e ci hanno liquidato circa 800mila euro. Dopodiché abbiamo dovuto rifare le progettazioni per le opere di urbanizzazione primaria della parte residenziale e abbiamo affidato gli incarichi. Questa domanda mi sembra strana perché in realtà i lavori al Fanello sono attualmente in corso e l’intervento non è più sul piano triennale delle opere pubbliche perché una volta che i lavori partono viene tolto dall’elenco. Così funziona la Pubblica amministrazione. Sulla parte commerciale abbiamo invece ancora delle problematiche con i vari proprietari e non appena riusciremo a risolverle saremo in grado di partire con i lavori che sono già finanziati”

Sicurezza delle strade

Il capogruppo di FI, Evasio Gialletti, ha chiesto di mettere in sicurezza alcune vie della città, tra cui via dei Tigli, La Svolta, via delle Querce, dove insistono attraversamenti a raso, la segnaletica è sbiadita e le auto spesso vanno a forte velocità.

Abbiamo già dato incarico – ha risposto il vicesindaco con delega alla Sicurezza stradale, Stefano Spagnoli – di rivisitare la segnaletica in tutto il territorio comunale partendo da un censimento della situazione. E’ una nostra priorità. I dossi non si possono mettere ovunque perché la legge non lo consente più. Possono essere messi solo su strade che non vengono utilizzate da mezzi di soccorso. Individueremo pertanto tutte quelle soluzioni che è possibile applicare dal punto di vista legislativo unendole a una maggiore vigilanza da parte della polizia locale che fa già un grande sforzo con le risorse che ha ed è molto presente su tutto il territorio”.

Telecom

Il capogruppo di FI, Evasio Gialletti, ha chiesto all’amministrazione di sollecitare Telecom per risolvere i disagi che da giorni si verificano sulla linea internet nel quartiere di Ciconia.

Solleciteremo Telecom con una pec – ha risposto l’assessore  all’Informatizzazione, Piergiorgio Pizzo – a risolvere i problemi. Per quanto riguarda invece l’attivazione della fibra e l’attuazione del Piano Italia a 1 giga avremo un incontro con Telecom all’inizio di settembre  mentre questa mattina ho avuto un colloquio con i rappresentanti del Ministero della Transizione digitale con cui ci vedremo sempre a settembre. In quella occasione ci forniranno tutti i numeri civici che entro il 2026 saranno raggiunti dalla fibra i cui lavori inizieranno a breve”.

Urologia

Il consigliere Mauro Caiello (Biagioli per il Bene comune) ha chiesto di conoscere la situazione del reparto di Urologia dell’ospedale di Orvieto e di sollecitare la Regione e l’Usl Umbria 2 per ripristinare la normalità del servizio.

Il reparto di Urologia – ha replicato il sindaco Roberta Tardani – soffre pesantemente della difficoltà nel reperire personale medico, un problema che è di carattere nazionale. La situazione è all’attenzione della Regione e dell’Usl Umbria 2 tant’è che sono stati emessi due avvisi per reclutare personale: un avviso di concorso, in scadenza il 7 agosto, e un avviso di mobilità volontaria che scade oggi. C’è dunque assolutamente la volontà da parte della direzione di coprire questo servizio particolarmente importante per la nostra città. Quindi non solo c’è stata attenzione da parte nostra nel sollecitare la Usl Umbria 2 ma l’azienda aveva già previsto il reclutamento dei medici. Da agosto, intanto, torneranno da Foligno due medici due volte a settimana per coprire il servizio”. 

Muro in Piazza Cahen

Il capogruppo di FdI, Davide Melone, ha chiesto di sapere a che punta sono i lavori per la sostituzione del muro alle spalle del monumento ai Caduti in Piazza Cahen, distrutto dalla “bomba d’acqua” nell’agosto 2022.

Siamo riusciti finalmente a ottenere il parere favorevole della Soprintendenza – ha risposto l’assessore ai Lavori pubblici, Piergiorgio Pizzo – a sostituire il muro con una ringhiera in ferro in modo tale anche da evitare che quanto successo possa ripetersi in futuro. Abbiamo dato un incarico a un ingegnere per progettare la ringhiera e fare i calcoli di staticità. Non appena avremmo le risposte, probabilmente entro fine mese, affideremo il lavoro a un artigiano locale, che è già stato individuato, per poter installare la ringhiera entro la fine dell’anno.  Complessivamente si tratta di un intervento da 15mila euro“.

Disinfestazione

Il consigliere Federico Giovannini (Pd) ha chiesto se il Comune di Orvieto abbia previsto tutte le iniziative previste dal Ministero per la disinfestazione delle zanzare.

Il Comune di Orvieto – ha risposto il sindaco Roberta Tardani – sta mettendo in atto tutte le iniziative che riguardano la tutela della salute in materia di disinfestazione. Veniamo sollecitati dai cittadini che non vedono più passare di notte il camion con il disinfestante ma voglio ricordare che questa modalità non è più consentita perché oggi viene regolarmente effettuata la disinfestazione larvicida. E’ possibile verificare attraverso i nostri uffici la periodicità con cui viene svolto tale servizio. Quello che chiediamo ai cittadini è di segnalare i ristagni d’acqua e quelle situazioni che favoriscono il proliferare delle larve di cui non siamo a conoscenza per poter intervenire adeguatamente”.

Piscina

Il consigliere Federico Giovannini (Pd) ha chiesto di conoscere quando sarà riaperta la piscina comunale.

La gestione della piscina era stata affidata per un anno  fino a giugno – ha risposto l’assessore ai Lavori pubblici, Piergiorgio Pizzo – perché, in accordo con gli uffici, erano necessari ulteriori interventi di manutenzione sull’impianto. Scaduto l’affidamento è stato emanato un avviso pubblico a cui ha risposto un solo partecipante. Ora sono in corso le verifiche di legge per l’affidamento e nei prossimi giorni la piscina potrà riaprire regolarmente. Nel frattempo sono stati effettuati i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria. Abbiamo anche dato un incarico a un ingegnere strutturista per uno studio sulla vulnerabilità sismica della piscina perché abbiamo intenzione di intervenire in maniera massiccia sulla riqualificazione dell’impianto. Siamo in attesa delle risposte”. 


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