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Riapertura dei tribunali minori, sì unanime dal Consiglio comunale di Orvieto

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Approvata la mozione di Cristina Croce (Siamo Orvieto) che impegna sindaco e Giunta a sollecitare un disegno di legge della Regione

    Il consiglio comunale di Orvieto nella seduta del 21 febbraio ha approvato all’unanimità (12 voti favorevoli) la mozione presentata dalla consigliera Cristina Croce (Siamo Orvieto) sulla riapertura dei Tribunali minori (vedi allegato) soppressi dal decreto legislativo 155 del 2012.


    Una ristrutturazione massiva degli uffici giudiziari che aveva come fine ultimo quello di velocizzare i procedimenti giudiziari ed efficientare i costi della giustizia – ha detto – ma che, a conti fatti, ha finito per causare rilevanti disservizi a cittadini e imprese che si sono visti penalizzati sia per questioni prettamente geografiche sia in termini di bilanciamento costi-benefici”.  

    L’atto impegna il sindaco e la Giunta “intraprendere iniziative concrete volte a sollecitare la Regione Umbria ad approvare un disegno di legge/voto ex art 121 della Costituzione finalizzato alla riapertura dei Tribunali minori tra cui quello di Orvieto”.

    Nel corso del dibattito Andrea Sacripanti (Lega) ha ricordato come su questo fronte si sia aperto “uno spiraglio importante”. “Il nuovo Governo – ha detto – ha realmente intenzione di riaprire la pratica e il ministro Nordio ha dato mandato al sottosegretario Delmastro di occuparsi della questione. Due giorni fa è stata depositata in commissione regionale la proposta di legge del consigliere Nicchi che prossimamente arriverà in Consiglio. Si tratta di una iniziativa legislativa della Regione a sostegno dell’abrogazione della norma che ha cancellato i tribunali minori. A questa, come alla mozione della consigliera Croce, possiamo dare concretezza mettendo a disposizione gli spazi, di proprietà comunale, oggi già occupati dagli uffici del Giudice di Pace e invitare il sottosegretario Delmastro in città per approfondire l’argomento”.

    Per Stefano Olimpieri (Misto), che ha ripercorso in aula il contesto in cui venne adottata la decisione della soppressione dei tribunali minori, “questo è il momento di sollecitare la politica” mentre Franco Raimondo Barbabella (Prima gli orvietani) ha rimarcato come “su questioni fondamentali che riguardano il modo di governare i territori vanno superate le barriere”.

    Ho incontrato la scorsa settimana il presidente e il vicepresidente dell’Associazione Forense di Orvieto – ha affermato il sindaco Roberta Tardani – con cui stiamo studiando le soluzioni da mettere in campo per supportare congiuntamente per supportare la proposta di legge della Regione e le iniziative del Governo che ha dato segnali di discontinuità rispetto al passato”.

    Nella replica la consigliera Croce ha ringraziato il Consiglio per l’appoggio e per l’impegno ed ha auspicato l’organizzazione di un convegno sul territorio. “Sul fatto che gli spazi del Giudice di Pace possano essere sufficienti, benché molte della attività oggi si svolgono per via telematica, ho delle riserve. Non vorrei che oggi che l’ex tribunale è diventato altro questo possa essere un ostacolo o deterrente. Il sindaco e l’associazione Forense del territorio che conosce le esigenze sicuramente potranno trovare una soluzione consona qualora si possa concretizzare questa opportunità”, ha concluso. 

    Il dibattito integrale in Consiglio


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