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“Progettando il domani”. Presentata la nuova indagine Cts in collaborazione con le scuole superiori orvietane

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Hanno gli occhi spalancati su un futuro lavorativo che però vogliono conoscere di più e meglio ora che stanno per scegliere cosa fare dopo la maturità, credono ancora nella famiglia come punto di riferimento ma sono pronti a lasciare Orvieto per cercare lavoro altrove, cercano informazioni su quanto offre il mondo dell’imprenditoria orvietana ma hanno i piedi ben saldi e vogliono continuare a studiare.

Paolo Li Donni – Cts introduce i lavori

“Progettando il domani: le aspirazioni professionali dei giovani” è il titolo della indagine demoscopica presentata ieri mattina dall’impresa sociale Cts – Cittadinanza Territorio e Sviluppo in collaborazione con gli studenti e i docenti dei due istituti superiori del territorio orvietano. Quella presentata è la seconda edizione del sondaggio che offre una fotografia quanto più possibile attinente a quello che è, o che vorrebbe essere, il mondo dei giovani orvietani. Metodologicamente parlando l’indagine è stata svolta dai due istituti su 732 partecipanti rispetto agli 839 iscritti totali (87%) in età compresa tra 16 e 20 anni, con un equilibrio di genere pressoché perfetto (maschi 52%, femmine 48%) e una leggera maggioranza di studenti residenti nei comuni dell’Orvietano (53%) rispetto a quelli a Orvieto (47%). L’87% dei ragazzi intervistati spera di fare il lavoro desiderato anche se il 66% di loro teme di incontrare delle difficoltà. Una altissima percentuale di loro (74%) vuole il proprio futuro lavorativo declinato secondo un buon rapporto tra lavoro e vita privata e non è disposto a sacrificare la sfera privata per il lavoro; il 46% è disposto a fare esperienza all’estero, solo il 24,4% degli studenti coinvolti vorrebbe trovare lavoro a Orvieto, mentre il 75,6% è disposto a andare altrove. Tra i maschi il lavoro più gettonato (9%) riguarda l’ambito economico – finanziario, mentre tra le ragazze (8%) a farla da padrone è l’insegnamento.

Cosa influenza maggiormente le scelte dei ragazzi? Sorprende forse ai più ma al primo posto c’è saldamente la famiglia (45%), poi la scuola (24%) e solo in fondo al 6% gli amici e al 2% gli influencer. Quasi tutti i ragazzi hanno chiesto maggiori informazioni sugli sbocchi professionali e molti di loro avrebbero piacere a conoscere meglio il mondo imprenditoriale che li circonda, ed è intenzione del Cts, nella prossima edizione del sondaggio, coinvolgere maggiormente gli imprenditori e le associazioni di categoria. In definitiva la fotografia sociale proposta dai dati raccolti dai ragazzi mostra un loro interesse per il mondo del lavoro (non così per la politica ad esempio) che passa però dalla volontà di formarsi attraverso lo studio e la qualificazione professionale. A detta dei giovani orvietani c’è bisogno di un maggiore e meglio mirato orientamento per colmare il gap tra offerta formativa e reali sbocchi nel mondo del lavoro, specie in quello locale. Insomma i ragazzi orvietani vogliono si continuare a studiare dopo la maturità, ma allo stesso tempo ricevere informazioni e conoscere da vicino il mondo imprenditoriale orvietano che opera nell’Orvietano, cosa offre, cosa propone ai giovani, quali le sfide del futuro che sono pronti a condividere con chi muove i primi passi nel lavoro.


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