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Comitato Pendolari: “La situazione dei treni Regionali è drammatica. Non basta assicurare due treni ad un collegamento veloce”

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Peggiora poi, costantemente, la situazione dell’Intercity 598 che oltre a percorrere la Linea Lenta è soggetto a ritardi quotidiani”

“Il salvataggio, come definito da un articolo apparso sulla stampa, dalla Linea Lenta di due treni, nello specifico il RV4106, in partenza da Roma Termini per Firenze alle 17.20 e il RV4105 da Firenze, con arrivo a Roma Termini alle 17.05, lo riteniamo una goccia in un mare di disservizi. Goccia che, poi, ha ricadute su altri servizi come segnalato dal Coordinamento dei Comitati Pendolari umbri”.

Così il Comitato Pendolari Roma Firenze che spiega: “Ribadiamo che dopo l’inizio dei cantieri del PNRR, quasi tutti i servizi regionali della Toscana, sono limitati Orte. Limitazione che costringe a difficoltosi trasbordi su altri treni provenienti dalla trasversale Falconara – Orte che risultano quotidianamente sovraccarichi, con viaggiatori costretti a restare in piedi. Un esempio è il RV 4153 da Ancona che viaggia spesso da Orte con persone in piedi ammassate nei vagoni, finestrini chiusi ed a volte aria condizionata non attiva o non funzionante”.

“Per non parlare poi della tratta Terni – Orvieto: nelle ultime ore è stato segnalato dal Coordinamento alla Regione Umbria ed alla Direzione Regionale Trenitalia dell’Umbria il disservizio determinato dalla riorganizzazione dell’offerta ferroviaria. Dall’8 maggio, infatti tra le ore 14.24 e le 16.10, vi è la mancanza di un collegamento diretto tra le due città che lascia letteralmente a piedi diversi pendolari che escono da lavoro dopo la partenza del convoglio delle 14.24”.

“Dulcis in fundo – sottolinea il Comitato – l’Intercity 598, capro espiatorio di ogni cambio orario o cambio di linea di altri convogli. Solo in questa settimana ha accumulato quasi due ore di ritardi, una volta per il guasto dell’Euro Night 294 e un’altra nella serata dell’8 maggio, quando è partito con 40 minuti di ritardo per “prolungata preparazione del treno”. Non solo: i pendolari e gli altri viaggiatori sono stati costretti a cambiare, in quella serata, tre binari perché il treno è stato annunciato arrivare in tre posti diversi: spostamenti che per anziani e persone con difficoltà motorie risultano difficoltosi ed impegnativi”.

“Quello che ci preoccupa è che alcuni cambiamenti – conclude il Comitato – diventino strutturali. Facciamo un esempio: nella comunicazione sul 598 di RFI si parla cambio dell’offerta ferroviaria riguardo allo spostamento del convoglio sulla Linea Lenta. Questa terminologia potrebbe indicare, a nostro parere, un cambiamento definitivo. Senza considerare che le persone acquistano abbonamenti e supplementi sulla base di orari e percorrenze che poi vengono puntualmente stravolti”.

“La garanzia di due treni in Direttissima non può rassicurarci perché i problemi sono molti e quanto ottenuto sinora rappresenta un primo passo, ma non è sufficiente. Occorrono azioni che portino a risultati concreti nel più breve tempo possibile. In tal senso registriamo con favore l’avvio di una collaborazione tra le amministrazioni comunali di Orvieto, Chiusi e Cortona sul tema dei trasporti e ci auguriamo che possa rappresentare un elemento di forza al tavolo delle trattative tra amministratori locali, regionali e Ferrovie dello Stato”.


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