“Maestro dell’arte vitivinicola italiana” è il riconoscimento conferito nei giorni scorsi dal Governo italiano a Riccardo Cotarella, enologo orvietano di fama mondiale. La cerimonia, che si è svolta mercoledì a Palazzo Chigi, ha visto la consegna del prestigioso riconoscimento da parte della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, alla presenza del Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida.

«Riccardo Cotarella è enologo di fama internazionale – si legge nella motivazione di assegnazione del premio – ha dato un contributo decisivo alla crescita e alla valorizzazione del vino italiano nel mondo. Fondatore dell’azienda di Famiglia Cotarella, presidente di Assoenologi, è anche docente universitario e promotore di numerosi progetti formativi che valorizzano il vino come patrimonio culturale. Il suo impegno sociale si riflette in progetti inclusivi, come l’esperienza con la comunità di San Patrignano. Riconosciuto con importanti onorificenze, continua a rappresentare l’eccellenza enologica italiana con passione, rigore e visione».
Classe 1948, Riccardo Cotarella è uno dei più autorevoli enologi del panorama internazionale. Dopo aver studiato Enologia a Conegliano, in Veneto, con il fratello Renzo, anch’egli enologo, ha fondato nel 1979 l’azienda Falesco, oggi ribattezzata Famiglia Cotarella, realtà vitivinicola umbra. E’ docente di Viticoltura ed enologia presso l’Università della Tuscia di Viterbo oltre che accademico aggregato dell’Accademia dei Georgofili. È consulente di oltre cento aziende nel mondo e vanta collaborazioni illustri in ogni angolo del pianeta. Dal 2013 è il presidente di Assoenologi, la più importante associazione di enologi ed enotecnici italiani che nel 2021 ha compiuto 130 anni.
«Sono profondamente onorato di ricevere questo riconoscimento e ringrazio la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida – le parole di Riccardo Cotarella. Il vino non è solo un prodotto, ma è un bene iconico, è cultura, è storia, è espressione del territorio. Questo premio non è solo mio, ma di tutti gli italiani che amano il vino, a qualunque titolo coinvolti. Noi enologi siamo un esercito di 5mila persone sempre in trincea per i produttori e con i produttori. E un pensiero particolare lo dedico proprio ai produttori, che stanno vivendo un momento non semplice a causa di una situazione generale che non agevola i mercati. Ma sono certo che riusciremo a superare anche questo momento complicato, perché il vino italiano è stato e sempre sarà più forte di ogni avversità».
Il premio, istituito con la legge 19 aprile 2024, viene assegnato a personalità che hanno contribuito in maniera significativa alla crescita e alla valorizzazione della tradizione culinaria e agroalimentare italiana.
«Oggi non celebriamo solo chi ha già raggiunto l’eccellenza – ha detto il Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida – celebriamo anche la possibilità di trasmetterla. Perché uno degli aspetti più preziosi di questo riconoscimento è proprio questo, raccontare la loro esperienza, trasmettere competenze, ispirare i talenti di domani”.