La carenza endemica di sangue rappresenta una sfida critica per il Sistema Sanitario Nazionale. Lo
sa bene l’Usl Umbria 2, ma anche l’AVIS che dal 1927 in maniera ininterrotta opera su tutto il
territorio promuovendo la cultura della donazione di sangue ed emocomponenti.
Hanno raccolto l’invito ad effettuare un gesto spontaneo, volontario e gratuito per contribuire alla salute di chi versa in stato di necessità e bisogno anche gli allievi della Scuola Addestramento di Specializzazione della Guardia di Finanza, alla loro prima esperienza o già donatori nelle rispettive località di provenienza.
È qui, presso la Caserma Monte Grappa di Orvieto, dove dal 1994 ha sede l’istituto di formazione
preposto alla formazione e all’aggiornamento del personale appartenente ai reparti speciali del
Corpo, in particolare i militari dell’Antiterrorismo Pronto Impiego, che nella mattinata di venerdì
28 febbraio è stato formalmente sottoscritto il protocollo d’intesa che riserva ai giovani – perlopiù
ventenni – che lo frequentano per una durata di nove mesi la possibilità di donare sangue presso il
Centro Trasfusionale dell’Ospedale “Santa Maria della Stella” di Orvieto, in orari a loro riservati.

“Abbiamo aderito in maniera convinta alla proposta di AVIS – afferma il colonnello Andrea
Girella, comandante della Scuola – consapevoli dell’importanza che ricopre la possibilità di
disporre di scorte di sangue. Essere al fianco del territorio con spirito di servizio significa farlo
non solo come forza militare, ma anche come supporto sociale alla collettività. Su 170 allievi
hanno scelto di donare in 120. Questo è già il segnale che da Orvieto nasce qualcosa di importante.
È un contributo affinché la politica, in senso lato, mostri attenzione e vicinanza a tutto il
territorio”.

“Iniziative come questa – sottolinea Fabiana Breccia, presidente AVIS Comunale Orvieto –
puntano proprio a sensibilizzare chi è in salute a spendersi a favore degli altri con un gesto che
può fare la differenza. Cerchiamo di instillare il seme della donazione e far percepire l’importanza
del volontariato. La società civile sta cambiando e non sempre in meglio. Purtroppo sono ancora
pochi i giovani sotto i 30 anni, in buone condizioni di salute e con stili di vita sani che si avvicinano
al mondo della donazione. L’auspicio è che questa collaborazione sia solo l’inizio di un percorso
da compiere tutti insieme”.
Prezioso in questo senso il supporto logistico del dottor Filippo Costantini, medico responsabile
del servizio sanitario in funzione del personale presso la Caserma Monte Grappa. “Il servizio
trasfusionale di Orvieto – afferma la dottoressa Ilaria Bernardini, direttrice sanitaria dell’Ospedale
Santa Maria della Stella – va sicuramente potenziato, ma questa convenzione rappresenta un
esempio trasferibile altrove che, idealmente, apre le porte di una caserma militare, aiutandola a
dialogare con il mondo sanitario e civile”.

“Vedere un gruppo di ragazzi che in maniera volontaria si recano in ospedale per donare sangue
– aggiunge la dottoressa Marta Micheli, responsabile della Struttura Semplice Dipartimentale di
Medicina Trasfusionale dell’Usl Umbria 2 – non può che aiutare a trasmettere la cultura della
donazione, oltre a incrementare le scorte di sangue”.
“In provincia di Terni – conclude Leonardo Mariani, presidente AVIS Provinciale Terni – nel
2024 complessivamente sono state 5.906 le donazioni, grazie alla generosità di circa 5.000
donatori che hanno allungato il braccio a difesa del bene più prezioso: la vita. Negli ultimi tempi,
registriamo un aumento di donazioni, tali da garantire l’autosufficienza. Rispetto alla donazione di
plasma, invece, occorre migliorare”.
