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Coronavirus: in Umbria trend in lieve diminuzione rispetto alle settimane precedenti

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Dati su andamento epidemiologico in Umbria e regolare prosecuzione di tutte le attività nelle strutture sanitarie regionali

In Umbria la curva epidemica e la media mobile a 7 giorni, mostra un trend in lieve diminuzione rispetto alle settimane precedenti, permettendo al sistema sanitario regionale di poter garantire anche le attività che, con un diverso scenario, sarebbero state sospese.

Lo ha affermato l’Assessore alla Salute della Regione, Luca Coletto, nel corso dell’odierna conferenza stampa di aggiornamento sull’andamento epidemiologico, alla quale hanno partecipato partecipato anche il direttore regionale alla salute, Massimo Braganti, il commissario per l’emergenza Covid, Massimo D’Angelo, la dottoressa Carla Bietta e il dottor Mauro Cristofori del Nucleo epidemiologico regionale.

Lo riferisce una nota della Regione / Assessorato alla Salute, ricordando che la Giunta regionale ha adottato una delibera che prevedeva vari scenari a seconda dell’andamento dell’epidemia e che, al momento, starebbe andando verso una stabilizzazione che permette di proseguire con le attività sanitarie; prestazioni che, anche se faticosamente e nonostante la fase omicron, gli ospedali umbri stanno erogando come  dimostrano i dati: relativamente ai ricoveri chirurgici nel 2021 sono state erogate le stesse prestazioni del 2019 e, durante il periodo delle festività 30 novembre / 5 gennaio, le aziende sanitaria hanno preso in carico, calendarizzato e erogato 35.493 prestazioni. Attività resa possibile anche grazie alla campagna di vaccinazioni che vede in Umbria l’80,1 per cento della popolazione vaccinata con solo il 4,7 per cento di over 50 non vaccinati. Una risposta di responsabilità dei residenti in Umbria – è stato sottolineato – che ha permesso di limitare i danni della pandemia anche nel settore della scuola ad esempio, dove è stato possibile evitare la Dad nonostante, a livello nazionale, vi sia una percentuale importante di insegnanti positivi, motivo per cui in tutta Italia sono stati molti i dirigenti scolastici che hanno chiesto di prolungare le vacanze natalizie. 

L’Assessore regionale Coletto ha poi comunicato che nel rispetto delle direttive nazionale, oggi la Giunta regionale ha approvato un atto che appena sarà recepito dalle aziende, permetterà di liberare dall’isolamento i pazienti positivi al Covid asintomatici e i contatti stretti, attraverso test antigenici a carico del sistema sanitario regionale. Da parte sua il commissario Massimo D’Angelo, ha sottolineato che la strategia complessiva dell’Umbria è orientata a salvaguardare il servizio sanitario in modo da tutelare coloro che vi ricorrono e l’operatività del sistema, e a gestire le attività socio-sanitarie assistenziali territoriali per evitare il ricovero ospedaliero nei casi positivi pauci-sintomatici con adeguate terapie domiciliari e, laddove indicati, con anticorpi monoclonali. L’obiettivo è quello di creare una sinergia funzionale di tutta la rete ospedaliera per acuti, per gestire separatamente ed in condizioni di sicurezza i pazienti con infezione da Covid-19 e quelli in attesa di diagnosi.

Tutte le strutture ospedaliere, anche quelle non dedicate parzialmente o totalmente a pazienti infetti – ha precisato – hanno “aree grigie” di osservazione, di regola posizionate nei Pronto Soccorso degli ospedali per lo stazionamento dei pazienti sospetti per il patogeno pandemico, in attesa di definizione diagnostica. Accanto alle strutture per acuti sono state previste “strutture intermedie territoriali”, per garantire un percorso assistenziale completo al paziente fragile/non autosufficiente nella fase di bassa intensità di cura. Tutta la rete ospedaliera è quindi coinvolta per mantenere l’operatività delle altre attività non Covid, nonché prestazioni di più alta intensità di cura presso i Dea di secondo livello.Relativamente ai ricoveri il commissario D’Angelo ha comunicato che tra il 30 e 40 per cento dei ricoverati presentano patologie non riconducibili al Covid, ma positivi al momento del ricovero. Al riguardo l’Assessore Coletto ha affermato che appena ci saranno indicazioni da parte del Ministero per differenziare i dati sui pazienti ricoverati positivi che abbiano o meno patologie legate al Covid la Regione Umbria si attiverà, avendo già a disposizione questo dato. Al momento però è pervenuta una bozza di documento, per ora quindi i dati dei ricoverati continueranno ad essere comunicati con l’attuale standard. 


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