A distanza di poche settimane dall’approvazione degli interventi di adeguamento antisismico dell’ospedale “Santa Maria della Stella” per un importo che sfiora i 7,5 milioni di euro, procede spedita all’Azienda Usl Umbria 2 l’attività di potenziamento dei servizi territoriali ed ospedalieri del comprensorio Orvietano con l’apertura del cantiere, a Fabro, della Casa della Comunità e la firma, apposta questa mattina dal direttore generale Massimo De Fino, alla delibera di affidamento, mediante appalto integrato, della progettazione definitiva ed esecutiva nonché della realizzazione della Casa della Comunità e dell’Ospedale di Comunità in Piazza Duomo.
L’importo complessivo per questa importante opera di edilizia sanitaria, definita nel progetto e nella sua collocazione con il sindaco di Orvieto Roberta Tardani, l’amministrazione comunale e con le componenti economiche e sociali del territorio, è di 6 milioni 233 mila euro.
Il complesso iter di progettazione e realizzazione delle due strutture sanitarie, giunto alla sua fase esecutiva dopo un qualificato lavoro di ideazione e definizione culminato con l’approvazione del Progetto di Fattibilità Tecnica ed Economica, prevede l’affidamento di un lotto unico e la scelta di un appalto integrato nell’ottica della semplificazione, della economicità del procedimento, dell’ottenimento del miglior rapporto qualità prezzo.
La delibera n. 1424 approvata questa mattina e pubblicata nel sito web istituzionale dell’azienda sanitaria, contiene il dettaglio, riportato in tabelle, degli interventi richiesti sul versante della progettazione (esecutiva e definitiva) e della realizzazione delle due opere, la stima dei costi, le tempistiche dei vari step, i requisiti di idoneità e di capacità tecnica e professionale e, ovviamente, tutte le indicazioni relative alle modalità di presentazione dell’offerta.
L’importante intervento strutturale, finanziato con i fondi europei del PNRR, che conferma l’impegno della direzione strategica dell’Azienda Usl Umbria 2, in linea con le indicazioni regionali, per il potenziamento dei servizi ospedalieri e territoriali di Orvieto, consentirà di riqualificare, dopo anni di degrado, un’area pregevole nel centro storico cittadino, valorizzare le strutture dell’ex ospedale e restituire alla comunità un polo sanitario moderno, una “porta di ingresso” ai servizi sociali e sanitari offerti dall’azienda sanitaria, dall’amministrazione comunale, dalle associazioni.
La Casa della Comunità è infatti il luogo fisico, di prossimità e di facile individuazione al quale l’assistito potrà accedere per poter entrare in contatto con il sistema di assistenza sanitaria e sociale. La nuova struttura territoriale della Usl Umbria 2 prevede un innovativo modello di intervento multidisciplinare condotto da gruppi multiprofessionali composti da medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, specialisti ambulatoriali, infermieri, psicologi, assistenti sociali.
L’Ospedale di Comunità è invece una struttura sanitaria di ricovero, costituita nell’ambito della rete di assistenza territoriale con il compito di svolgere una funzione intermedia tra il domicilio e il ricovero ospedaliero.
La delibera firmata questa mattina dal direttore generale dell’Azienda Usl Umbria 2 Massimo De Fino rappresenta quindi un ulteriore importante tassello per la costruzione di un nuovo modello di sanità pubblica in grado di rispondere con efficacia alle nuove sfide e ai bisogni della popolazione.
Agli investimenti per l’implementazione tecnologica, per l’adeguamento e il rafforzamento della dotazione organica si affiancano cospicui investimenti per l’adeguamento delle strutture esistenti e la realizzazione di nuovi servizi.
Grazie anche ai finanziamenti europei del PNRR, l’Azienda Usl Umbria 2 realizzerà nel territorio di competenza ben cinque Ospedali di Comunità a Montefalco, Spoleto, Amelia, Orvieto, Terni per un importo di 10 milioni di euro, dieci Case di Comunità a Montefalco, Nocera Umbra, Cascia, Norcia, Amelia, Spoleto, Orvieto, Fabro, Narni, Terni per un importo complessivo di oltre 15 milioni di euro, due COT, Centrali Operative Territoriali, a Spoleto e Terni per un importo pari a circa 1,3 milioni di euro. Insieme agli interventi di adeguamento antisismico delle strutture ospedaliere, il valore complessivo degli investimenti è di circa 60 milioni di euro.