L’atto, illustrato in aula dal vicesindaco Mario Angelo Mazzi, è passato con sette voti favorevoli e due astensioni
Nella seduta del 4 dicembre il consiglio comunale di Orvieto ha approvato con sette voti favorevoli – sindaco Tardani, Pelliccia, Sacripanti e Fontanieri (Lega), Celentano e Casasole (Civitas-Progetto Orvieto), Olimpieri (Misto) – e due astensioni – Giovannini (Pd) e Barbabella (Prima gli orvietani) – lo schema di convenzione tra la Provincia di Terni e il Comune di Orvieto per la gestione del complesso “Chiostro San Giovanni” di Orvieto.
L’atto, illustrato in aula dal vicesindaco con delega al Patrimonio, Mario Angelo Mazzi, va a modificare e rinnovare per altri 10 anni la convenzione precedentemente stipulata il 29 maggio 2019. La rivisitazione dell’accordo era stata richiesta dal Comune di Orvieto per un migliore perseguimento delle finalità del progetto di valorizzazione del complesso e della realizzazione del Museo del Vino e dei prodotti della terra inserito nella Strategia dell’Area Interna Sud Ovest Orvietano.
Nel dettaglio la nuova convenzione detta in maniera più netta gli obblighi tra i due Enti e nelle planimetrie aggiornate disegna una riorganizzazione più funzionale degli spazi per consentire che l’utilizzo della struttura non interferisca con le attività già presenti della Provincia di Terni. Tra gli impegni a carico del Comune di Orvieto la manutenzione ordinaria e straordinaria dei locali – tranne quella straordinaria non finanziata dalle Aree Interne che resta a carico della Provincia – e la gestione del complesso. Per questo ultimo aspetto si procederà a un avviso pubblico per raccogliere le manifestazioni di interesse al quale seguirà un bando di gara. Nella commissione che sarà nominata per la procedura di gara, il Comune si impegna a garantire la presenza di un componente designato dall’amministrazione provinciale. Alla Provincia di Terni sarà inoltre assicurata la facoltà di utilizzare la struttura per eventi e incontri non in contrasto con la finalità del progetto per non meno di 15 giorni. Per quanto riguarda infine gli introiti derivanti dalla gestione che saranno reinvestiti nella valorizzazione della struttura in accordo con la Provincia mentre nel caso non siano necessari interventi saranno ripartiti.