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Aree archeologiche multimediali e interattive, finanziato il progetto

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Visite virtuali, ricostruzioni storiche, realtà aumentata e gamification: dalla Regione Umbria 180.000 euro per Campo della Fiera, Necropoli di Crocifisso del Tufo, Coriglia, San Lorenzo e Poggio Gramignano. Il sindaco Tardani: “Con la tecnologia siti più attrattivi e accessibili”

Finanziato dalla Regione Umbria il progetto per il potenziamento della fruizione tecnologica e multimediale delle aree archeologiche del territorio orvietano. L’intervento, dal valore complessivo di 180.000 euro, è inserito nella Strategia delle Aree Interne Sud Ovest Orvietano di cui il Comune di Orvieto è capofila e interesserà l’area archeologica etrusca del Campo della Fiera e la Necropoli di Crocifisso del Tufo a Orvieto, l’area archeologica di Coriglia a Castel Viscardo, di Vallone San Lorenzo a Montecchio e quella di Poggio Gramignano a Lugnano in Teverina.

Il progetto, elaborato dall’assessorato alla Cultura e approvato dalla giunta comunale, consiste nella realizzazione di una web app, raggiungibile tramite smartphone dai qr code inseriti nella cartellonistica, che metterà a disposizione degli utenti/visitatori contenuti multimediali e itinerari di visita dei siti attraverso la realtà virtuale e la realtà aumentata. Il tour virtuale, che sarà fruibile con smart glasses e card box presenti sul posto e prevede anche la ricostruzione storica dei luoghi, sarà accompagnato da un percorso di e-learning e gamification per rendere le aree più attrattive per le scuole e per le famiglie. Le informazioni, multilingue, saranno inoltre disponibili nella lingua dei segni in modo tale garantire una visita accessibile a tutti.

Con la progettazione messa a punto dall’Ufficio Cultura – spiega il sindaco e assessore alla Cultura e al Turismo, Roberta Tardani – abbiamo attualizzato e riallineato l’intervento con le azioni portate avanti negli ultimi anni da questa amministrazione comunale sull’innovazione e digitalizzazione dei servizi turistici, nell’ottica di una maggiore attrattività e accessibilità del nostro patrimonio storico, artistico e culturale. Grazie alle nuove tecnologie sarà possibile sviluppare un sistema di visita delle cinque aree archeologiche ricco di contenuti, altamente interattivo e fruibile da varie categorie di utenti, anche con disabilità, al fine di favorire l’inclusione sociale. Sulla scorta delle linee emerse dal piano di marketing territoriale, inoltre, la visita virtuale sarà inserita in un sistema di gamification dell’esperienza, una modalità innovativa per rendere la storia e la cultura del patrimonio artistico appetibile al mercato scolastico, delle famiglie e dei giovani e per far apprendere giocando tramite i social e le applicazioni web. Luoghi dalla storia millenaria – continua – potranno tornare a essere quindi contenitori di emozioni ed esperienze arricchite dalle possibilità offerte dalla realtà virtuale e dalla realtà aumentata. Per quanto riguarda Orvieto queste attività potenzieranno gli interventi, anche strutturali, che stiamo realizzando sulla Necropoli di Crocifisso del Tufo e del Campo della Fiera valorizzando due siti dalla valenza straordinaria mettendoli a sistema con le altre aree del territorio in una visione di integrazione e promozione condivisa tale da poter favorire una maggiore permanenza del turista/visitatore sul territorio”.


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