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Orvieto, Città del Gusto, dell’Arte, del Lavoro. Chiude la kermesse il dibattico sul comportamento alimentare

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Quindici giorni di approfondimento ed eventi, tra spunti di riflessione, enogastronomia di qualità e divertimento. Orvieto Città del Gusto, dell’Arte, del Lavoro e dell’Innovazione guarda al futuro con una nuova consapevolezza

15 giorni di eventi, circa 2000 presenze alla Passeggiata con Gusto che si è svolta sabato 30 e domenica 1 ottobre, unendo l’enogastronomia tipica della migliore qualità alla visita di gioielli storici ed artistici della città, solitamente chiusi al pubblico. Migliaia i partecipanti ai convegni, alle degustazioni e ai momenti conviviali dedicati alle eccellenze della tavola, in cui sono stati protagonisti esperti e chef stellati, come Gianfranco Vissani, Heinz Beck, Cristina Bowerman e Viviana Varese, enei quali si è raggiunto sempre il tutto esaurito.

Sono questi alcuni dei numeri di “Orvieto, Città del Gusto, dell’arte, del lavoro e dell’innovazione” voluta da Fondazione Cotarella e dal consorzio Orvieto Way of life, con la partecipazione, fra gli altri, di Coldiretti Umbria e il Gal Orvetano Trasimeno e il patrocino di Rai Umbria. 

Molti gli esperti e i personaggi del mondo dello sport, della moda, della tv, ma anche della politica e dell’imprenditoria che sono stati coinvolti nell’evento per portare la loro esperienza e la loro testimonianza a Orvieto. Fra questi anche alcuni importanti influencer partecipanti al viaggio esperienziale organizzato dalla Guida Michelin in Umbria, che hanno potuto ammirare e vivere in prima persona la bellezza di Orvieto e tutto il piacere delle sue eccellenze.

La rassegna ha chiuso il ricco calendario di dibattiti ed eventi con un incontro sui Disturbi del Comportamento Alimentare, dal titolo “Alimentarsi di vita. La forza della fragilità”, che si è svolto domenica 1 ottobre nella sala dei 400 del Palazzo del Capitano del Popolo. Un incontro organizzato da Fondazione Cotarella che ha visto partecipare esperti e personaggi pubblici in un confronto informale ma intenso, alla presenza di tanti giovani. Il messaggio che si è voluto dare con il convegno è che dai DCA si può uscire con il giusto aiuto e un adeguato percorso di cure, ma serve un’azione comune di tutti, serve prevenzione e serve una continua e costante azione di sensibilizzazione e di informazione. Lo ha detto Giulia Micozzi, nutrizionista di Fondazione Cotarella, che ha sottolineato anche l’importanza del post cura. “Dopo aver superato le fasi più acute -ha spiegato- il paziente ha la necessità di sentirsi al centro di sé stesso, di un luogo sicuro in cui non si senta giudicato, non debba nascondersi e dove possa vivere esperienze a cui appassionarsi.” Con questi obiettivi nascerà a breve, nelle campagne orvietane, la nuova residenza Verdeluce, voluta da Fondazione Cotarella, dove i ragazzi, ma anche le loro famiglie, potranno trovare nuovi stimoli per una ripartenza graduale e consapevole. Lo hanno ribadito la psicologa e psicoterapeuta Veronica Torricelli, Aurora Caporossi, fondatrice dell’associazione Animenta e Alba Toninelli, che con il suo podcast “La parte bella” testimonia la bellezza della guarigione e la scelta di riprendere in mano la propria vita dopo la malattia. Chiara Maci, consulente aziendale, influencer, scrittrice e conduttrice tv nel settore Food ha sottolineato l’importanza di insegnare fin da piccoli quanto il cibo significhi anche avere rispetto per se stessi. 

Se già nell’incontro di venerdì 29 settembre dedicato al ruolo della formazione e del mondo della scuola l’attenzione ai giovani era andata nella direzione di fornire loro le opportunità per sentirsi se stessi e accettare la fragilità non come un fallimento ma una forza da cui ripartire per migliorarsi e realizzarsi, anche nel convegno di domenica mattina il concetto è stato ribadito e rafforzato dall’invito a non fermarsi alle apparenze di ciò che si vede in tv o nei social, dove tutto sembra perfetto. Lo ha detto chiaramente Fabio Mancini, per quindici anni top model di Giorgio Armani e Dolce & Gabbana, oggi tra i giovani leader europei under 40 nominati da Friends of Europe per il suo progetto benefico nelle scuole con cui affronta le diverse problematiche giovanili. “I ragazzi oggi hanno bisogno di risposte a domande semplici -ha detto con un’autenticità tanto lontana dalle passerelle della moda- devono potersi sentire liberi di esprimersi nel rispetto degli altri.” Dello stesso avviso anche Sara Farnetti, specializzata in Medicina interna, nutrizione funzionale e metabolismo, che ha sottolineato la necessità di personalizzare i percorsi di cura.

All’incontro, moderato da Paolo Vizzari, hanno partecipato anche Ruggero Parrotto, Direttore di Fondazione Cotarella, il Sindaco di Orvieto Roberta Tardani e Dominga Cotarella, Ceo di Famiglia Cotarella e Presidente di Fondazione Cotarella. Al termine dell’incontro, una “sorpresa” da parte di Andrea Martini e Raffaele Bortone di Animundi, creatori del primo cartone animato inclusivo, Lampadino e Caramella nel Magiregno degli Zampa. Sono stati, infatti, presentati alcuni episodi della prossima serie in onda dal 2024, in cui si affronteranno anche i temi legati all’alimentazione e tra i protagonisti ci sarà proprio il cigno Dominga, doppiato dalla sua omonima Cotarella.

A chiudere l’evento è stato quindi lo spettacolo offerto dai gruppi storici di sbandieratori di Orvieto, Calvi, Città della Pieve, Montefalco e Viterbo.


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