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Fondazione Cotarella apre un centro di ascolto a Orvieto dedicato ai disturbi del comportamento alimentare

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Da ieri, sabato 15 aprile, Orvieto è un po’ più lilla. Questo il colore che da oltre trenta anni rappresenta nel mondo la lotta ai disturbi del comportamento alimentare. E questo il colore che, in via Michelangeli al civico 2, in pieno centro storico a Orvieto, ha fatto da sfondo, ieri mattina, alla inaugurazione del primo centro in Italia dedicato all’ascolto di chi ha bisogno di aiuto.

Un punto fortemente voluto dalla Fondazione Cotarella, un punto a disposizione, gratuitamente, dove poter trovare personale specializzato e un team di psicologi e nutrizionisti per un primo intervento, a supporto del paziente ma anche della famiglia, degli amici, degli insegnanti. Fondazione Cotarella è sopra ad ogni cosa questo: ascoltare, informare e indirizzare.

A far da padrone di casa sono state loro le sorelle Dominga, Marta e Enrica Cotarella, anima, cuore e braccia delle Fondazione che da anni si occupa di disturbi alimentari e ne ha fatto la propria mission. «Ad accogliere chi ha bisogno di aiuto o anche semplicemente di informazioni e supporto saranno persone che hanno provato sulla loro pelle cosa significa soffrire di disturbi del comportamento alimentare, sono riusciti a uscirne e, adesso, hanno scelto di mettersi a disposizione degli altri ha spiegato una emozionatissima Dominga Cotarella, presidentessa della Fondazione – è fondamentale creare maggiore consapevolezza su questo tipo di patologie, di cui si parla ancora troppo poco, quando, in realtà, rappresentano un fenomeno in vertiginosa crescita. Il centro di ascolto di Orvieto nasce proprio – conclude Cotarella – dalla volontà di Fondazione Cotarella di essere al fianco dei giovani, delle famiglie e della scuola contribuendo a prevenire, riconoscere e, quindi, intervenire con tempestività sul disturbo».

Il nuovissimo e coloratissimo centro di ascolto, è stato inaugurato ieri mattina alla presenza, tra gli altri, della sindaca di Orvieto, Roberta Tardani e del prefetto di Terni, Giovanni Bruno. Brividi e occhi lucidi quando a raccontare la malattia sono state tre ragazze uscite dalla “ruota del criceto” – una di loro ha definito la malattia in questo modo – tre ragazze che oggi sono tornate a sorridere alla vita grazie alle mani che si sono idealmente e concretamente strette attorno a loro.

E poi sulle note di “Supereroi” occhi al cielo per il lancio di tanti palloncini lilla con su scritte le «parole brutte» da allontanare. «Non dovete sentirvi soli – ha detto loro la sindaca Tardani – perché c’è chi vi vuole bene. Dovete parlare con i genitori, con le insegnanti, con chi volete, sempre ci sarà chi saprà ascoltarvi».

Per poter usufruire dei servizi del “Centro di Ascolto” di Fondazione Cotarella sarà sufficiente telefonare al numero telefonico 346/1185435 o inviare una mail a info@fondazionecotarella.it o, ancora, recarsi presso il Centro il martedì e il venerdì, dalle 10:00 alle 17:00.

Fotogallery a cura di Filiberto Mariani


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