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Il consigliere Tempesta saluta la fine di mandato e traccia un bilancio dell’esperienza politica

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di Alessio Tempesta – consigliere comunale

Il 9 giugno 2024 sarà l’ultimo giorno delle elezioni amministrative ad Orvieto ma anche quello che chiuderà la mia esperienza di consigliere comunale.

La corsa alla futura guida di Orvieto annovera per adesso 3 candidati Sindaco, ma altri se ne aggiungeranno ancora, ed una nutritissima schiera di candidati amministratori.

L’amministrazione in carica si presenta alla riconferma elettorale nel tentativo di proseguire e difendere il lavoro fatto negli ultimi 5 anni, mentre gli altri chiedono fiducia nel sostenere una scelta di cambiamento, una diversa visione di città ed un diverso approccio metodologico.

Come consueto, durante la campagna elettorale, tutti hanno la “ricetta segreta” per amministrare efficacemente la città e fare così di Orvieto una specie di torta meravigliosa, con tanto di ciliegina alla sommità!

Secondo me, la “ricetta” utile e necessaria a città e cittadini è fatta di pochi ingredienti ed il Sindaco, chiamato ad assumere il ruolo di coordinatore dell’azione amministrativa che indirizza la città, non altro, dovrebbe sapientemente amalgamare.

Questi ingredienti si chiamano, coesione, partecipazione, dialogo, confronto, condivisione, valorizzazione delle risorse umane, relazione umana, rispetto, e sano civismo.

Per me, questi ingredienti non hanno caratterizzato la ricetta di governo dell’amministrazione politica oggi in carica, ed i risultati raggiunti, oppure no, li valuteranno gli elettori tra meno di 2 mesi.

Per quanto sopra, nel 2022 ho lasciato formalmente la maggioranza con la convinzione di non voler più rappresentare questa amministrazione, e sono fiero di portare a termine il mio mandato di consigliere comunale per dovere e rispetto di quelle persone che hanno creduto espressamente nella mia persona con un preciso voto di preferenza, e non certo per area di appartenenza. A queste persone ho tentato di dare voce, per ciò in cui comunemente crediamo, pensiamo, e sentiamo.

Ai nuovi candidati futuri amministratori, di qualsiasi orientamento, ma soprattutto a quei cittadini e giovani il cui impegno sarà mosso da princìpi profondamente civici, mi permetto di “donare” gli ingredienti di quella mia semplice ricetta.

Non ve li dimenticate mai gli ingredienti, difendeteli sempre, aggiungeteci i vostri, con il cuore, l’intelligenza e la sensibilità. Non vi fidate di chi vi racconterà che la politica è l’arte del compromesso, non scendete mai a compromessi. Solo così la vostra testa rimarrà alta, la vostra schiena dritta, il vostro sguardo fermo negli occhi di chiunque.

Io ho fatto così, e sono comunque orgoglioso di concludere con dignità un’esperienza, umanamente e politicamente, deludente.  

Soprattutto ragionate come una squadra, pretendete di esserlo, siate uniti, e non affidate la vostra testa e la vostra anima a chi pensi di amministrare una città da “solista”. Le primedonne (uomini o donne che siano) non esistono più, non servono, non vincono nulla, ed i risultati che ottengono non sono veramente sostanziali e rappresentativi del sentire e del bene comune, ma fugaci ed effimeri come l’immagine “riflessa” di sé stessi. 


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